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Voci Di Corridoio

Clubhouse: il social degli amici della “stanza” accanto

In questi mesi di isolamento forzato, quanti di noi hanno imparato a memoria tutte le playlist di Spotify e YouTube? Io mi inserisco nella lista, senza dubbio! Pensando al bene comune e specialmente a quello dei miei vicini (che saranno stufi di sentirmi cantare a squarciagola i Pinguini Tattici Nucleari o Lady Gaga), un’amica mi ha girato un invito che è caduto a pennello…una manna dal cielo, come si dice. Clubhouse è il social che sta spopolando al momento, con un format tutto nuovo e davvero interessante. Nasce ad aprile 2020, in piena pandemia, non a caso. C’era la necessità di dialogare, tenersi informati e divertirsi allo stesso tempo, di creare un’occasione di svago che potesse in qualche modo unire l’utile al dilettevole. Ed eccolo qui, pronto per noi. Il suo punto di forza? Permettere agli utenti di chiacchierare, raccontare storie e, perché no, incontrare nuove persone e stringere amicizie usando come mezzo solo la propria voce. Ecco la principale differenza che Clubhouse presenta rispetto agli altri social: non è necessaria (né possibile) la condivisione di immagini, tutto si basa sulla parola. Al momento è scaricabile solo da utenti iOs (ma tranquilli, stanno provvedendo a sviluppare anche la versione Android) e si può accedere unicamente su invito di qualche utente già iscritto. Ognuno ha a disposizione inizialmente due inviti da mandare a chi preferisce. Una volta diventati parte della community, ci si ritrova davanti a diverse “stanze” nelle quali si tengono le conversazioni. Sulla base degli interessi espressi dall’utente e dai suoi contatti, l’algoritmo seleziona le stanze più pertinenti, i cui argomenti possono spaziare dal cinema alla musica, dalla politica alla tecnologia, dal business alla finanza e via discorrendo. Entrando in una stanza si può seguire una conversazione e partecipare attivamente prenotando il proprio turno. Come sempre ci troviamo davanti a un social dinamico, dov’è possibile l’interazione tra il creator e il pubblico. A questo proposito, Clubhouse sta mettendo a punto un metodo per consentire ai creator di monetizzare le conversazioni tramite un sistema di biglietti per accedere alle stanze o di abbonamenti ai canali personali. Che possa diventare un altro canale attraverso il quale lavorare e fare promozione? Sarebbe una bella mossa, qualcuno già si sta muovendo in tal senso. Ogni mattina, da quasi un anno a questa parte, ci svegliamo consapevoli di non poter fare tutto ciò che desidereremmo. E tanto basta per far piombare un velo grigio sulla giornata. Ma se inizia con un bel caffè e il racconto di qualcuno dall’altra parte d’Italia (o del mondo!), con un confronto o con una scoperta sorprendente… Non può essere poi così male! 

E voi, avete ricevuto il prezioso invito o state aspettando impazienti di entrare nella community di Clubhouse?

 

Alessia Cualbu

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