Nel momento in cui uno studente si iscrive all’università già pensa al giorno in cui, finalmente, riuscirà a laurearsi: la festa, quale abito indossare, i regali, la libertà… C’è anche da dire, però, che ogni singolo studente viene tormentato dall’idea di dover scrivere la tesi. Trovare l’argomento e il relatore adatto sono forse le parti più semplici, il vero scoglio da superare è capire come, esattamente, si scrive una tesi di laurea.
Cari studenti, non so voi, ma io mi sono portata dietro questo dubbio per i primi due anni. L’obiettivo è chiaro, ma tutto ciò che lo circonda è estremamente vago. Da dove si comincia? Quali libri devo cercare? Come si sviluppa l’idea?
Ho dunque pensato di scrivere questa guida per studenti con brevi ma efficaci consigli e informazioni su come scrivere una tesi di laurea.
Scelta della materia e dell’argomento
La tesi di laurea finale deve trattare argomenti che siano riconducibili a una materia presente nel proprio piano di studi. Il mio consiglio è quello di scegliere un tema che vi appassioni, così da spingervi a continuare nonostante tutto lo stress e la paura a cui sarete sottoposti, e che di sicuro vi lascerà soddisfatti non appena digiterete l’ultima parola.
La prima ricerca bibliografica
A fornire consigli bibliografici, per nostra fortuna, ci sono anche il relatore e qualche altro professore. Cercate libri menzionati durante i corsi, non limitatevi solo a quello del vostro relatore, non si sa mai da dove potrebbe arrivare l’intuizione vincente. Fate un giro in biblioteca, consultate diverse fonti. Questo vi aiuterà a capire se l’oggetto della tesi è valido o da evitare. Potrebbe essere troppo facile o troppo difficile, troppo specifico o troppo vago.
Brainstorming
Banale, ma da non sottovalutare. La tecnica del brainstorming ci viene ripetuta da quando siamo bambini, quando alle medie ci facevano scrivere i primi temi. Cercate tutte le idee possibili e create una mappa con i possibili collegamenti.
Struttura standard di una tesi
La tesi, solitamente, prevede una struttura abbastanza fissa: introduzione, parte espositiva, parte argomentativa e conclusione.
L’introduzione è fondamentale, spiega di cosa parleremo e i nostri obiettivi, i punti di forza e i metodi utilizzati. È importante sottolineare che l’introduzione va scritta per ultima: soltanto alla fine della stesura dell’intera tesi avremo la visione complessiva del nostro lavoro, che aiuterà il destinatario a sapere cosa troverà proseguendo la lettura.
Nella parte espositiva si descrive, si informa e si espone, per l’appunto, l’oggetto della nostra ricerca.
La parte argomentativa, invece, presenta il risultato cui si è pervenuti, dimostrandolo sulla base delle nostre ricerche.
La conclusione riassume tutto ciò che è stato detto. È importante ribadire gli strumenti utilizzati e l’originalità dei nostri studi.
La bibliografia e la sitografia
Il lavoro di ricerca parte con la bibliografia, in cui verranno raccolti i libri e i vari materiali testuali usati per il proprio progetto di ricerca. È importante segnalare tutto il materiale utilizzato, che si tratti di libri, riviste, video o letteratura grigia (relazioni e rapporti interni a un’azienda o un’istituzione pubblica, per essere chiari).
Per accumulare il materiale è consigliato consultare:
- le biblioteche, ed è importante menzionare l’esistenza delle raccolte virtuali di libri liberi dal copyright come Liber Liber o Progetto Gutenberg;
- le sezioni delle biblioteche dedicate ai giornali e alle riviste;
- gli archivi;
- il web;
- opac sbn, catalogo online delle biblioteche italiane del Servizio bibliotecario nazionale.
Cari lettori e studenti, direi che per oggi possiamo fermarci qui!
Spero che questo articolo vi sia stato almeno un po’ d’aiuto e vi aspetto per la seconda e ultima parte.
Martina Dugaro
N.d.A: questo articolo è stato scritto in seguito alla consultazione di un saggio che consiglio a tutti, aspiranti scrittori, aspiranti editori e futuri laureati.
Tripodi, R., Manuale pratico di Scrittura, s.l., Rubettino Editore, 2016