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Ventunesimo Secolo

Una scrittrice di poesie

Aumentano sempre di più i suoi ascolti, soprattutto grazie alla piattaforma TikTok, rendendola una delle artiste più ascoltate negli ultimi anni. Lana Del Rey è il suo nome d’arte, nel quale viene espressa la forma più pura e creativa di Elisabeth Grant: cantante, scrittrice, artista e poetessa. Nasce a New York, il 21 giugno del 1985, sotto il segno del cancro, un segno assai sensibile ed emotivo le cui peculiarità vengono espresse nelle innumerevoli opere della cantautrice.

La sua passione per la musica nasce da quando era molto piccola: sin da bambina inizia a cantare nel coro della chiesa, e grazie all’aiuto di suo zio impara a suonare la chitarra, uno strumento che si ritroverà in molte delle sue canzoni. Da ragazza Elisabeth vive anni tormentati, tra abuso di alcol alla sola età di 15 anni e compagnie sbagliate. Dopo il suo percorso complicato e la riabilitazione, nel 2008 inizia a frequentare la facoltà di filosofia presso la Frodham University.

Il punto di svolta avviene quando Lana decide di esibirsi nei pub di New York, nei quali esibisce i brani che le serviranno come trampolino di lancio per l’ambiente musicale. Nel 2010 ha ufficialmente inizio la sua carriera: grazie a YouTube inizia a registrare alcuni demo, fino alla pubblicazione dell’album Lana Del Rey A.K.A. Lizzy Grant. Col tempo inizia a pubblicare i suoi brani sulla piattaforma, finché non viene notata dalla casa discografica Stranger Games, grazie alla quale farà uscire l’album che la renderà famosa in tutto il mondo: Born to Die.

Le canzoni di Lana del Rey raggiungono il profondo dell’animo umano, amplificando quelle emozioni che mostrano il lato più intimo della cantante, ma anche quello dell’ascoltatore. Lana mette tutta sé stessa nella sua scrittura, riflettendo soprattutto sulle sue relazioni passate e su che cosa sia l’amore per lei, descrivendolo in maniera personale e profonda, trattando i sentimenti come il fulcro della sua stessa esistenza. Le sue canzoni hanno il potere di essere viste, sentite e percepite in modo soggettivo, personale. Chiunque le ascolti ne coglie le parole e i significati che intendono esprimere, adattandoli alla propria situazione personale, al proprio background, dandogli un senso di appartenenza, facendole proprie. Le sue creazioni possono dare un significato a ciò che si sta provando, lasciando che la cantautrice lo esprima e lo descriva per chi la ascolta, usando le sue canzoni per arrivare ai sentimenti altrui. 

Molti la conosceranno per il singolo “Summertime Sadness”, diffusamente trasmesso alla radio e nei locali, nonostante poche persone sappiano del significato profondo che questa canzone ha per la cantante: Lana la scrive in memoria della sua migliore amica, venuta a mancare dopo essersi suicidata. Dopo il dolore provocato da questo evento, seguono due anni in cui smette di cantare. Per il funerale scrive una poesia a lei dedicata, che però non ha il coraggio di leggere. Questa poesia diventerà due anni dopo la canzone “Summertime Sadness”, definita dalla stessa cantante come l’inno della loro amicizia.

Elisabeth non si professa solo come una cantante ma anche come una poetessa. Nel 2020 esce il suo primo libro, Violet Bent Backwards Over the Grass, composto da 35 poesie. Molte delle immagini in esso contenute sono fotografie scattate dalla stessa scrittrice, che danno un aspetto ancora più personale al suo contenuto. Come nelle sue canzoni, anche qui Lana parla di sé stessa e dell’amore, differenziando questo sentimento da una poesia all’altra. Verso la fine si può notare come la scrittrice decida di cambiare del tutto lo stile della sua scrittura, adottando la forma dell’haiku, componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, la cui peculiarità è il fatto di essere composto da tre versi soltanto.

La prima poesia della raccolta, da cui prende il nome il libro, tratta un tema angelico e delicato, quasi innocente. Parla di come uscendo dalla porta di casa, la narratrice noti nel prato una viola piegata su sé stessa, sull’erba. La rappresentazione della viola rimanda ad una scena del film “Lolita” di Adrian Lyne, nella quale Humbert incontra Dolores per la prima volta, mentre è sdraiata sull’erba a leggere un giornale. La connessione tra la poesia e il film non è del tutto casuale, dal momento che Lana in passato scrisse una canzone di nome “Lolita”.

Lana del Rey, con il suo primo libro di poesie, ha saputo stupire molti dei suoi fan, che con un occhio critico sanno interpretare il loro significato, non vedendole solo come delle parole.

Amra Gusic

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