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Futuro Verde

Aree protette del Friuli-Venezia Giulia

Mare, montagna, collina, pianura… La nostra regione ha tanto da offrire, potremmo azzardare quasi tutto, e permette di vivere numerose avventure sia agli amanti della natura, che a quelli della città. Questa bellezza, ovviamente, va preservata e in pochi sanno che abbiamo numerose aree protette: continuate a leggere per scoprirne tre, le mie preferite.

Riserva naturale marina di Miramare, a Trieste

Castello di Miramare

Dal castello di Miramare, palazzo storico affacciato sul golfo di Trieste e perfetto per gli amanti della storia, si ha una magnifica vista del mare cristallino del nostro capoluogo. È per preservare queste acque che dal 1986 esiste la Riserva Marina di Miramare, gestita dal WWF Italia. Primo parco marino istituito in Italia, partecipa sin dagli anni Sessanta al programma “Uomo e Biosfera”, per lo studio l’uso sostenibile delle risorse della biosfera sostenuto dall’Unesco.

Nonostante sia una delle aree protette più piccole in Italia, l’esperienza più che trentennale nelle attività di conservazione e ricerca scientifica fanno oggi dell’AMP Miramare un punto di riferimento all’interno della rete articolata di soggetti per tutelare la biodiversità marina e costiera e garantire una sua fruizione sostenibile.

Castello e parco di Miramare (turismofvg.it)

Oasi naturalistica dei Quadris, a Fagagna

Il nome di questa riserva deriva dall’appellativo dato ad alcune delle pozze d’acqua caratteristiche del luogo, che hanno un contorno quadrangolare, da qui Quadris, appunto. Sono proprio queste pozze a rendere l’ambiente appariscente e caratteristico, una testimonianza dell’escavazione di argilla che è iniziata nel lontano 1700. Il suo antico proprietario, infatti, scoprì proprio in questi suoi terreni la torba, un preziosissimo combustibile.

Quest’area, per moltissimo tempo nel corso dei secoli, ha fornito lavoro e fama a Fagagna, ma è il suo aspetto naturalistico a colpire: piante sommerse, piante galleggianti, piccoli boschi idrofili. Anche la fauna è ricca, a tal punto che l’area è stata trasformata in un centro avifaunistico che ospita numerosi Ibis eremita, una specie in pericolo di estinzione.

Dal 2012 è iscritta al Registro generale delle organizzazioni di volontariato, diventando ONLUS di diritto.

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Riserva naturale Rio Bianco, a Malborghetto-Valbruna

Uno spettacolo da mozzare il fiato, non è vero?

Situata nella Foresta di Tarvisio, la riserva offre un panorama fatto di pareti rocciose a strapiombo, pendii scoscesi, ripidi ghiaioni mobili e confini irregolari: un territorio selvaggio, che grazie alle sue notevoli difficoltà di accesso presenta una natura quasi intatta. Per molti, è uno degli ambienti più integri delle nostre Alpi Orientali.

Numerosi sono gli habitat protetti dalla Direttiva UE Habitat, alcuni addirittura prioritari, grazie a una vegetazione dotata di dinamicità e pionierismo di insediamento. Nella riserva è ricca anche la fauna: importante è la presenza di orsi bruni e linci, animali protetti dalla Direttiva UE Habitat.

Riserve Naturali del Rio Bianco e di Cucco (turismofvg.it)

Conoscevate queste tre aree? Ne avete mai visitata una?

Fatecelo sapere nei commenti!

 

Martina Dugaro

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