Eccoci qui con il secondo appuntamento dedicato alla vostra sopravvivenza universitaria.
Da ragazza del terzo anno, sono qui per aiutarvi a ottimizzare il vostro tempo per cercare di arrivare alla fine della vostra esperienza sani di mente e senza rimpianti. Sono sicura che questi consigli vi consentiranno di approcciarvi agli esami in modo ottimale e senza paura!
Iniziare l’università, per tante persone, non è semplice: timidezza, insicurezza e cambiamento possono spaventare ma… fidatevi di me, con la giusta guida potrete prendere il toro per le corna e manovrarlo a vostro piacimento.
Nella scorsa puntata (se ve la siete persa vi consiglio di andarvela a recuperare) abbiamo parlato della spartizione degli esami, dei distributori dell’acqua e dell’atteggiamento da tenere il primo giorno di università. Oggi, invece, affronteremo altri tre temi che, a parere mio, possono essere un enorme tabù fra le mura universitarie.
- Appunti
- Ottimizzare ore buca
- Esse3
Bene, amici miei, iniziamo con il parlare dell’importanza fondamentale degli appunti. Alle superiori la quantità era minima, ma adesso aumenterà esponenzialmente. Se siete degli amanuensi ben allenati, vi consiglio di continuare così e rifornirvi di penne (consiglio le bic, durano all’infinito) e quaderni o fogli in abbondanza; nel caso in cui non siate provvisti di questo dono, l’unica soluzione è portarvi appresso un computer.
Fondamentale è anche l’ordine dei suddetti appunti. Che li prendiate a mano o a computer a fine lezione sicuramente ci sarà qualcosa da correggere. In questo momento, noi studenti, possiamo accedere alle registrazioni delle lezioni su teams (per fortuna), che ci offrono un grande aiuto per recuperare concetti o parole che durante le lezioni ci sono sfuggiti o abbiamo scritto male. Se durante la lezione vi accorgete di non aver capito qualcosa, segnatevi l’ora sul foglio fisico o di word così, una volta tornati a casa, sarà più semplice trovare il punto della registrazione che vi interessa. Insomma, sono una manna dal cielo. E non rimandate il riordino degli appunti a domani perché, lo sappiamo bene, domani non ne avrete voglia.
Continuiamo con l’ottimizzazione delle ore buche. In realtà non c’è molto che io possa dirvi perché, per fortuna, quasi tutte le sedi Uniud sono circondate da bar e ristoranti. L’unica sede che è un po’ lontana da tutto è quella dei Rizzi, ma il bar interno è ben rifornito sia di cibo che di caffeina.
Se invece gli spazi chiusi non vi piacciono ed è una bella giornata, potete rifugiarvi nel cortile di Palazzo Antoni, sulle panchine dei Rizzi o dei Tomadini, sui gradini di Toppo Wassermann oppure ai giardini di Gorizia che distano 100 metri da Santa Chiara. In realtà la nostra università ha così tante sedi che dovrei scrivere un’altra guida. Ma se proprio non avete voglia di restare seduti in un bar o su una panchina, andate a fare una passeggiata, ché fare attività fisica è sempre importante ed è ottimale per staccare un po’ la mente.
Per ultima cosa esse3, la piattaforma che diventerà allo stesso tempo il vostro migliore amico e il vostro peggior nemico durante questi anni. Per accedervi dovrete inserire il vostro numero di matricola e la password che vi verrà fornita all’iscrizione in una busta. Tramite questo sito potrete vedere i vostri voti nel libretto, modificare il vostro piano carriera e iscrivervi agli appelli. Un piccolo consiglio: ricordatevi di compilare il questionario di ogni materia per confermare la vostra prenotazione perché, altrimenti, l’iscrizione non andrà a buon fine e vi ritroverete a presentavi all’esame convinti di esservi iscritti quando in realtà non è così. Controllate se necessario trentamila volte. Mi raccomando di assicurarvi che il pallino delle tasse sia sempre verde e mai rosso: vuol dire che non siete riusciti a pagare le tasse in tempo e che non siete iscritti all’anno successivo.
Per questo episodio è tutto, alla prossima!
Lucrezia Campeotto