Arrivato l’autunno sono tante le passeggiate che facciamo nel bosco per ammirarne i colori ed i profumi tipici di questo periodo dell’anno. E’ proprio grazie alla ciclicità della natura, con i suoi regali, che ci rammenta il passare concreto del tempo, le sue opportunità ed i suoi castighi.
Sicuramente vi sarà capitato di raccogliere le ambite castagne da arrostire o ghiande da ammirare in tutto il loro splendore.
Ma avete mai pensato di cogliere l’occasione di poterle avere nel vostro giardino per un tempo indefinito?
Ebbene si, parlo di seminare i vostri frutti autunnali nel vostro giardino per aumentarne la biodiversità o per godere di un rifornimento continuo di castagne, oppure di seminare tanti “futuri alberi produttivi” in vasetti da regalare poi alle persone che amate (che così verranno a loro volta piantati qua e là) !
Prendersi cura di una pianta partendo dal seme è un impegno che richiede costanza, pazienza ed amore per la natura e, se deciderete di cimentarvi, ne rimarrete sicuramente soddisfatti ed arricchiti interiormente.
Più querce = più ghiande = piccola fauna ringrazia ed un po’ più di ossigeno per tutti.
La quercia è stata da sempre il simbolo della forza e di tutte le virtù, gli antichi infatti avevano l’usanza di incoronare di fronde di quercia i soldati, i cittadini valorosi ed i poeti. Il nome quercia si attribuisce ad almeno duecento specie di alberi della famiglia delle Fagacee. E’ una pianta di notevoli dimensioni (raggiunge circa i 20 metri) ed è distinguibile per la sua longevità (può vivere anche per 500 / 2000 anni). E’ facile trovarla nei boschi freschi e ombrosi , nelle zone montane e submontane. I suoi frutti, che maturano e cadono nel periodo autunnale, sono le ghiande, acheni ovali con un solo seme che presentano una cupola a scaglie.
Come far germogliare le ghiande?
Se vorrete la vostra piccola quercia che, se vivrà, probabilmente crescerà insieme a voi, seguite le indicazioni riportate di seguito!
Raccolta e selezione.
Dopo che avrete raccolto una bella manciata di ghiande si può procedere con la selezione di quelle migliori. Preparate una bacinella con dell’acqua e versateci dentro le ghiande lasciandole in ammollo per circa 15/20 minuti e dopodiché scartate le ghiande che affiorano in superficie e che da “distese” si ritrovano in verticale. Lasciate quindi solo quelle “esclusivamente” sdraiate sul fondo della bacinella. Una volta tolta l’acqua selezionate le ghiande totalmente intatte, scartate invece quelle rotte, aperte o mollicce. Importante, prima di passare alla semina, togliete la cupola alla ghianda prescelta!
Semina.
Strumenti necessari:
- bottiglie di plastica (quelle standard grandi da 1,5 / 2 l)
- terriccio universale
- argilla espansa o ghiaino
- chiodi o trapano
Per la semina prendete le vostre bottiglie di plastica, misurate 20 cm circa dal fondo e tagliate (e scartate) la parte la superiore in modo tale da ottenere un vaso. Aiutandovi con il trapano o con dei chiodi create dei fori sul fondo della bottiglia per consentire l’erogazione dell’acqua in eccesso quando la quercia verrà innaffiata. Sul fondo della bottiglia è importante disporre un pò di argilla espansa o di ghiaino per non far ristagnare l’acqua consentendo un buon drenaggio, dopodiché aggiungete il terriccio!
Ora avviene il passaggio cruciale: scegliete la vostra ghianda e, dopo aver creato una fossetta di circa 2 cm sul terriccio, adagiatela orizzontalmente con la punta (dove una volta c’era la cupola) rivolta verso il centro della bottiglia. Infine copritela con un pochino di terriccio!
La nostra ghianda (futura quercia) dovrà stare circa 2 anni nella bottiglia prima di poter essere trapiantata (in autunno) sul suolo, dunque è importante che venga tenuta al riparo da forti piogge e vento e dal sole diretto (specialmente in estate); ideale è dunque posizionarla in una zona di penombra, ma comunque abbastanza luminosa, mantenendo il terriccio costantemente umido (non zuppo, miraccomando).
Durante l’inverno la situazione rimarrà invariata e solo con l’inizio della primavera vedrete spuntare la vostra piccola piantina ! Portate quindi pazienza e la natura vi ricompenserà <3
La quercia è un albero molto importante poiché con i suoi frutti riesce a sfamare piccoli mammiferi come lo scoiattolo rosso e i topolini comuni. Anche molti uccelli ne vanno ghiotti, come ad esempio la nota ghiandaia. In questo modo, aiutando ad aumentare la biodiversità della fauna, molti degli animali che si cibano dei roditori , come i rapaci, troveranno una base trofica per poter continuare a loro volta a sopravvivere. Dunque se ci sono più ghiande di conseguenza ci saranno più piccoli mammiferi e quindi più alimenti anche per gli uccelli e piccoli predatori.
Castagne per tutta la vita.
Il castagno è anch’esso un grande albero appartenente alla famiglia delle Fagacee, conosciutissimo ovviamente per i suoi frutti gustosi! In Italia i castagneti selvatici si estendono sulle Prealpi e sugli Appennini, unicamente su terreni profondi, freschi e acidi ad altitudini comprese tra 300 e 900 metri (in zone con clima temperato/freddo ma ben soleggiate).
La pianta presenta generalmente un tronco corto a dispetto della chioma, che raggiunge dimensioni estese. Le castagne, come ben sappiamo, sono frutti saporiti nutrienti che trovano largo impiego in cucina, si va dal consumarle bollite, arrostite, glassate, al trasformarle in farina per la produzione di torte o pani speciali.
Come far germogliare le castagne?
Ebbene si, se desiderate un rifornimento stagionale di castagne assicurato, seguite il seguente procedimento per far nascere la vostra futura piantina produttiva ! Diversi sono i metodi per far nascere le piantine di castagno, io vi propongo questo!
Raccolta e selezione.
Premessa: effettuare il procedimento utilizzando castagne raccolte nel bosco o da alberi di una certa età non trattati ( preferibilmente non usare quelle del negozio).
Dunque, andate nel bosco, scegliete la vostra pianta madre dalla quale raccogliere le castagne !
Selezionate solo le castagne che non presentano rotture, buchi o rigonfiamenti; se volete assicurarvi che non siano guaste immergetele nell’acqua e scartate quelle che riaffiorano in superficie.
Semina.
Strumenti necessari:
- terriccio
- vasi di diametro 10 cm (provvisori)
- argilla espansa o ghiaino
- coltellino
- vaschetta
- carta assorbente (tipo scottex)
- pellicola trasparente
Per prepararle alla germogliazione lasciate le castagne selezionate immerse in un contenitore con acqua fredda per almeno 24 ore in casa. Una volta ammorbidite incidete delicatamente la parte appuntita della castagna per facilitare l’uscita del germoglio.
Preparate i vasetti inserendo sul fondo un po di argilla espansa o ghiaino (20%) per favorire il drenaggio idrico e poi aggiungete il terriccio (80%).
Successivamente create una fossetta al centro del terriccio ed adagiatevi la castagna appoggiandola sul suo lato piatto ( quindi il lato panciuto rimane rivolto verso l’alto) applicando una leggera pressione per fare in modo di coprire la punta da dove uscirà il germoglio (la castagna non deve essere sotterrata). Ora bisogna creare un microclima più simile possibile a quello che si creerebbe in condizioni naturali! Bagnate dunque il terriccio fino a renderlo umido, prendete la carta assorbente ed adagiatela dentro il vaso andando a coprire tutta l’area coinvolta e successivamente inumiditela abbondantemente con un nebulizzatore (il classico spruzzino). Tenete i vasetti in casa in una stanza tiepida e assicuratevi giorno per giorno che la carta ed il terriccio siano umidi. Solitamente le castagne impiegano 10/20 giorni per germogliare. Quando l’apparato radicale sarà più saldo è possibile rimuovere la carta assorbente e sostituirla applicando della pellicola con piccoli fori sulla superficie del vaso per mantenere l’umidità fino a quando non saranno spuntate le prime foglioline.
Infine dunque è possibile togliere anche la pellicola e lasciare che la fotosintesi compia il suo ruolo.
N.B.
- Attenzione alle muffe! Se si presentano vuol dire che state bagnando troppo, il terreno ha bisogno di un maggior circolo d’aria oppure la castagna semplicemente non ha attecchito. Nel caso avesse germinato ma vi si presenta della muffetta sul terriccio togliere la parte di terra implicata e diminuire la frequenza delle irrigazioni.
- Preferibilmente innaffiare con acqua piovana.
Ebbene, ora non vi resta altro che provare!
Buon divertimento!
Noemi Rizzo