Ingredienti per due fanatici di Mauro Corona:
-fette sottili di scottona, una decina;
-speck, una decina di fette;
-provola, cinque fette;
-funghi prataioli, 3 etti;
-farina;
-birra, due bicchieri;
-sale e pepe;
-olio EVO.
Non si beve mentre si lavora, ma mentre si cucina sì. Mano alle fiaschette.
- Fatevi battere le fette di scottona dall’assistente: è un lavoro tedioso e rumoroso. Prendete la vostra fiaschetta di grappa del discount e andate a stizzare in terrazza. Quando l’assistente avrà finito, potrete rientrare. Adagiate su ogni fetta di scottona, magistralmente battuta, una fetta di speck e mezza fetta di provola. Arrotolate l’involtino e fermatelo all’estremità con mezzo stuzzicadenti, come se piantaste uno spillo nella pigotta di vostra sorella. Infarinate leggermente i vostri rotolini di trigliceridi e fateli rosolare in una padella ampia con un giro di olio EVO.
- Mentre rosolano, mondate e tagliate a fette sottili i prataioli. Spoiler: il tempo necessario per pulire e affettare tre etti di funghi coltivati è esattamente equivalente al tempo utile alla rosolatura degli involtini.
- Unite i funghi ai vostri rotolini dorati e spadellate come se fosse l’unica task della giornata. Salate e pepate con coscienza.
- Prendete una cassa di birra, sedetevici sopra, apritela e bevetene finché l’organismo ve lo concede ma lasciatene due bicchieri per la ricetta. Versate la birra sui vostri involtini e mescolate delicatamente, con affetto. L’infarinatura iniziale entrerà in simbiosi con il liquido e creerà un sughino denso. Fate cuocere per circa 5 minuti, finché non ci sarà più traccia dell’alcol. Assaggiate e aggiustate sale e pepe, se necessario.
- Gli involtini sono pronti! Serviteli caldi e con abbondante sughino, se possibile accompagnateli con le patate al forno.
Il SERT ringrazia di cuore.