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Voci Di Corridoio

L’ansia non va in vacanza

Sei disteso sotto l’ombrellone, di fronte a te il mare cristallino della Sardegna. Una leggera brezza ti scompiglia i capelli e stai gustando il tuo cocco fresco…che paradiso! Finché ti volti e vedi una ragazza che sfoglia un libro, concentrata e totalmente assorta in quel romanzo di Ken Follet. Ed è in quell’istante che, chissà per quale collegamento, ti ricordi che dovresti ripassare quella formula del teorema di Carnot. Ma aspetta, qual è la prima tappa della glicolisi? Dovrò scrivere una mail al professore per sapere dell’appello di settembre? Quand’è la scadenza per la domanda di laurea? Ecco. In una frazione di secondo, nemmeno tu sai come, ti ritrovi con le spalle contro le orecchie, contratte per la tensione. Forse ti sei dimenticato anche di tirare un bel respiro tra un pensiero e l’altro, è successo tutto così rapidamente che non riesci a capacitarti di come da un momento di relax tu ti stia sentendo come se fossi ancora a casa, seduto alla scrivania con la lampada puntata per fare luce su quelle slide che stai cercando di divorare una dietro l’altra, neanche fossi Pac-man. Guardare sempre a quello che devi fare, non riuscire a staccare neanche per pochi giorni. Non goderti i bei momenti perché i tuoi drammi sono stati più forti e sono venuti fuori così, tutti insieme e prepotenti…come sempre. Hai pensato di poter gestire questa condizione da solo, ce l’hai fatta fino ad ora… Perché non tenere duro ancora per qualche tempo? Fino alla laurea, dai. Poi è tutto in discesa! Peccato che lo pensi dalle medie. Questa è l’ansia. O almeno, una piccola parte della compagnia che ti tiene durante una giornata come un’altra. Non sono essenziali motivi particolari, lei ci tiene a starti vicina in ogni circostanza! Quanti di noi si sono ritrovati in situazioni analoghe? Tante volte non lo vogliamo ammettere nemmeno con noi stessi, abbiamo paura di sentirci deboli, abbiamo il terrore di peggiorare le cose e amplificare il “problema” esponendo a voce alta il nostro disagio. Eppure, esistono percorsi che ci fanno entrare in punta di piedi dentro questo mondo parallelo che è la nostra testa piena di paure, preoccupazioni, insoddisfazioni e ripensamenti. Ci portano per mano a scoprire come stare meglio, ci insegnano ad affrontarla nel modo giusto e a riuscire, finalmente, a goderci davvero tutte le esperienze. Uniud è molto vicina agli studenti in tal senso ed è attivo anche in questo periodo strano e difficile il servizio “Ansiosi anonimi” per aiutarci a vivere meglio la nostra quotidianità. Perché è vero che siamo studenti, ma siamo prima di tutto persone. Non bisogna aver timore o vergogna, chiedere aiuto può essere davvero la svolta. Per noi, prima di tutto. Ma anche per chi ci ama e ci vede (inevitabilmente) soccombere a uno stato mentale che ci paralizza.

Se sentite il bisogno di confrontarvi, ecco come prendere parte agli incontri che Uniud mette a nostra disposizione: ogni mercoledì alle 14 il gruppo Agiata_mente on-line si trova sulla piattaforma Teams per discutere non solo di ansia – da quella tipicamente legata all’esperienza universitaria a quella collegata alla situazione di emergenza connessa alla diffusione del virus covid-2019 – ma anche di benessere e malessere, di stress emotivo, di emozioni positive e negative e loro gestione, di life skills, ecc.

Per iscriversi mandare una mail a daniele.fedeli@uniud.it

Alessia Cualbu

Vita con Lloyd- I miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario di Simone Tempia