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Lavoro a distanza: nuove opportunità per un mondo del lavoro più fluido

In un periodo che si potrebbe definire quasi “storico”, uno degli aspetti fondamentali delle nostre vite e delle nostre famiglie sembra restare in bilico. Gli effetti del coronavirus sul mercato del lavoro, infatti, mostrano segni preoccupanti: il Career Center raccoglie annualmente circa 900 offerte di lavoro per i laureati Uniud. Dal mese di gennaio c’è stata una contrazione di queste offerte di oltre il 70%.
Una situazione negativa che però potrebbe segnare un punto di svolta per molte aziende.
“Nel nostro ambito lavorativo esistono molte realtà capaci di resistere, ma soprattutto credo che sul medio/lungo periodo si andranno a creare molte nuove opportunità nel mondo digital: magari in nuove forme o con nuovi metodi, ma sicuramente ci saranno nuovi sbocchi per le neonate figure lavorative” dice Alessandro Pascolini, User Experience designer presso l’azienda Heply di Udine. 
Nella piccola realtà udinese infatti è attivo uno strumento che permette di gestire obiettivi e performance.
Noi in Heply utilizzavamo già un sistema interno di mappatura dei task giornalieri molto strutturato, e questo ci ha permesso di essere già preparati a lavorare a distanza. Il tool che abbiamo messo a punto negli scorsi mesi si è adattato perfettamente alle esigenze del team, permettendoci di continuare tranquillamente il nostro workflow anche da remoto.”

Il concetto principale è quello della gamification o “ludicizzazione”, che consiste nel motivare il dipendente tramite un sistema di obiettivi e premi tipico della dimensione del gioco, da cui è possibile anche trarre strategie o nuove modalità di pensiero. Questo principio potrebbe avere un futuro sbocco anche nelle scuole, dove potrebbe esprimere a pieno il suo potenziale, soprattutto in questi mesi in cui l’ausilio della tecnologia è indispensabile.
È un concetto innovativo, e può non essere applicabile con facilità a tutte le realtà lavorative, ma può essere una soluzione per aiutare le aziende ad organizzare il lavoro dei propri dipendenti e facilitare le assunzioni di neolaureati e tirocinanti che a causa della pandemia sono stati costretti a rinunciare ad intraprendere il loro nuovo percorso lavorativo.

Ruben Castellarin