Cucina for dummies è una rubrica nella rubrica per parlare di buon cibo e per aiutare i nostri amici fuori sede nella sopravvivenza quotidiana.
Oggi propongo la ricetta dello streptognocco, ma tenete a mente che se ne mangiate troppi vi ricoverano!
Ingredienti per sfamare un bilocale di affamati:
– gnocco romano dal banco frigo;
– burro, tanto;
– parmigiano, come se non fosse vostro;
– salvia;
– rosmarino;
– olio EVO;
– sale e pepe qb.
Prima di procedere, accertatevi che nell’ospedale più vicino abbiano coronarie di ricambio pronte per il trapianto.
- Prendete una pirofila. Ora posatela. Riprendetela. Mettetela sottosopra. Posatela di nuovo.
- Mano al tagliere, denudate lo gnocco romano dal suo involucro, sarà come togliersi dei jeans aderenti dopo una giornata di 29 ore. Tagliate lo gnocco a fette alte circa 1,5 cm e disponetele nella pirofila che avrete rigirato, sovrapponendoli un po’ per farli sembrare gourmet. Ora prendete il panetto di burro e senza pensarci troppo tagliate delle fettine, tante fettine, e disponetele sopra, sotto gli gnocchi, a destra e a sinistra. Sforzo inutile, direte voi, tanto il burro si scioglie. Avete ragione, sarà anche inutile ma qui comando io e se dico che si fa così, si fa così.
- Salate e pepate, fate un giro d’olio EVO, aggiungete tanta salvia tagliata a striscioline e appoggiate sopra gli gnocchi un rametto di rosmarino intero. Cospargete il tutto con abbondante parmigiano e infornate a 180 gradi per circa 20 minuti. La superficie deve fare la crosticina, se non succede entro fine cottura, siete autorizzati ad azionare il grill senza pietà a 250 gradi per 5 minuti. Dopotutto se la sono cercata.
- Una volta che gli gnocchi saranno cotti, dorati e gratinati, tirate fuori la teglia dal forno e aspettate 10 minuti perché mi assumo la responsabilità per trigliceridi e aterosclerosi, non per ustioni di terzo grado. Impiattate senza un criterio specifico et voilà.
Juliana de Azevedo Frasson