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Trekking and food-tasting in un piccolo paradiso friulano – le Pozze Smeraldine

La bella stagione sta per iniziare e per tutti noi è il momento giusto per cominciare a valorizzare le realtà locali e vivere un po’ di più lo spirito di glocalità, andando alla scoperta delle bellezze che stanno quasi “sotto casa”!

Cari escursionisti covid naintin ma soprattutto amanti del turismo ecosostenibile, se non ci siete ancora stati, un giretto alle Pozze Smeraldine, in quel dei Tramonti di sopra, lo dovete fare assolutamente! La Val Tramontina è davvero ricca di storia e tradizione, simbolo di un Friuli-Venezia-Giulia primitivo, selvaggio e incontaminato. Una valle tutta da esplorare, che profuma di natura e di tempi passati!

Ho scoperto “le Pozze” per caso, googlando in cerca di posticini nuovi da visitare. Non vi annoio con le indicazioni per arrivare a Tramonti di Sopra: Google Maps è di certo più esperto di me nel guidarvi!

Partiamo direttamente dal sentiero CAI 386 che conduce in fretta dentro la valle del torrente Meduna e percorriamo i sentieri fino al Lago di Ciul. Le Pozze Smeraldine distano circa 4 km dal centro di Tramonti. Uno spettacolo della natura! Non vi fermate lì però, dovete addentrarvi nella valle selvaggia, i panorami mozzafiato sono garantiti! Lungo il sentiero date un’occhiata anche all’aquila del Frascola. Una volta raggiunta questa curiosa conformazione rocciosa simile al profilo di un’aquila posata sulle montagne, sarete arrivati nella culla della Pitina, il salume IGP tradizionale della Val Tramontina e valli limitrofe.

Poco più avanti tenete la sinistra e passate dal sentiero CAI 386 al sentiero CAI 398, che vi porterà al borgo di Frasseneit di Sopra, un piccolo paesello abitato fino al primo dopoguerra da una dozzina di nuclei familiari, per un totale di circa 60 abitanti. Si dice che la domenica l’intero paese scendesse a valle per recarsi alla santa messa e che in quell’occasione facessero anche la spesa barattando burro o formaggi vari per sale e zucchero. L’usanza voleva anche che gli uomini di Frassaneit si recassero in osteria a Tramonti dove, di tanto in tanto, restavano fino al giorno successivo; a Frassaneit, infatti, non c’erano osterie e si beveva unicamente il sir (siero di latte), mentre la grappa era utilizzata come medicina unitamente all’olio di ricino. Inoltre, fino agli anni ‘50 i circa venti bambini rimasti nel paese seguivano le lezioni presso la scuola dove la maestra insegnava a leggere, scrivere e a “far di conto” a classi unite. In tempi più recenti, dalla ristrutturazione della vecchia scuola elementare è stato ricavato un bivacco.

Last but not least, non manca qualche leggenda. Nella Val Tramontina si narra di tre esseri misteriosi: Maciarul, Badalescu e Faela.

“Maciarul era un omino tarchiato e schivo, con barba e capelli lunghi, che pare vivesse da solo nei boschi della Val Tramontina. Badalescu era invece un essere mitologico che veniva rappresentato nei racconti come un uccello gigantesco e spaventoso che volava da un monte all’altro alla ricerca di prede. Ed infine Faela, nato e sepolto nel cimitero di Campone, era un personaggio realmente esistito con la fama di piacere alle donne ed in seguito ad una delusione d’amore divenne eremita. Pare che i poveri resti in pietra dei suoi rifugi siano disseminati ovunque. Si cibava di erbe, radici e serpenti e spesso riappariva per le vie dei paesi con sette cappelli in testa.”

Fonte: Franzoi Fabrizio “Frassaneit. La montagna dimenticata”. 1980, notiziario semestrale della sezione CAI di Venezia. N.28.1 semestre.2007, pag. 13

 

Ultima fermata: il lago del Ciul. Oltrepassati i resti del borgo di Frassaneit, il sentiero si fa più impegnativo: troverete addirittura qualche passaggio esposto sotto speroni di roccia (la costa del monte Zuviel) che fanno da cornice all’ultima parte del percorso e portano fino al lago del Ciul o Ca Zul, bacino idroelettrico dal 1967.

Nelle vicinanze ci si può fermare per uno spuntino con vista lago. A questo punto siete a circa 10 km di cammino dal paese di Tramonti di Sopra. Le acque del ramo ovest del lago nascondono i resti di Selis, un vecchio borgo sommerso, visitabile nelle giornate di secca.

Infine si rientra! Soddisfatti del giro, stanchi il giusto, e pronti a cercare un locale dove assaggiare la Pitina. Ecco qualche indicazione:

Borgo Titol di Roberto Ferraro

Località Titol, 1 – Tramonti di Sopra (Pn)

+39 0427 869061 – +39 335 8222876

info@borgotitol.it

https://www.borgotitol.com/borgo-titol

Filippo Bier

Via Roma, 1, – Meduno (Pn) +39 0427 86189 – +39 335 6789205

info@pitina.com

http://www.macbier.it/macbier/Home.html

Alessandro Antonini

Via Piave, 86 – Maniago (Pn) +39 0427 71032 – +39 393 9081831

info@noeantonini.it

Informazioni tecniche

Luogo di partenza Tramonti di Sopra, PN
Distanza 18.5 km (8 km per le sole pozze)
Dislivello 550m sui 18km
Tempo previsto 6h sui 18km, 2h per le pozze
Difficoltà facile
Sentiero CAI 386 e poi 398
Carta Topografica Tabacco 028. Non ce l’hai? La trovi qui
GPX del percorso Scaricalo da qui

 

Andreea Malnasi

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