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Studenti Senza Frontiere

Un semestre a Graz

In un freddo e grigio pomeriggio di febbraio, da un silenzioso angolo del Caffè dei Libri, mi collegai su Teams per ascoltare il racconto di uno studente appena rientrato dall’estero: Daniele, al secondo anno del corso di laurea magistrale in Economics a Udine. Aveva da poco terminato un periodo di studio presso la Karl-Franzens-Universität di Graz, in Austria.
Dal mio desiderio di scrivere di viaggi e dalla sua voglia di raccontare nasce questo articolo, pensato per chiunque senta la mancanza di viaggiare e, in particolare, per le studentesse e gli studenti di Economics.

Iniziamo con alcune informazioni tecniche. Come funziona quest’opportunità di studio all’estero? Chi può accedervi e come si fa?

Certo, grazie per quest’opportunità! Precisiamo subito che non si tratta di un vero e proprio Erasmus. Il nostro corso di laurea magistrale in Economics offre la possibilità di ottenere un double degree frequentando un semestre presso l’Università di Graz: io sono partito il 15 settembre 2021 e sono rientrato il 3 febbraio 2022.
L’anno scorso sono state messe a disposizione dieci borse di studio per dieci studenti. Abbiamo fatto richiesta in otto, quindi siamo partiti tutti; qualora i candidati fossero stati più numerosi, ci sarebbe stata una selezione basata sulla media dei voti e sul voto di laurea triennale.
È una grandissima opportunità offerta dal mio corso di laurea magistrale, e per questo dobbiamo assolutamente ringraziare i professori che annualmente si impegnano per la sua buona riuscita.

Immagino tu abbia dovuto compilare un piano di studio e occuparti di alcune questioni burocratiche prima, durante e dopo…

 Esatto, bisogna compilare un learning agreement che dev’essere approvato da entrambe le università; può essere poi modificato durante la mobilità, per esempio qualora dovessero esserci sovrapposizioni di orario tra le lezioni.
All’arrivo è necessario recarsi in un paio di uffici comunali per la registrazione del domicilio, ma non è nulla di complicato (anche per chi come me, non parla troppo bene il tedesco!).

Come vi siete organizzati per l’alloggio e per il viaggio?

Per quanto riguarda il viaggio alcuni si sono spostati in treno, altri in corriera. Io e altri tre studenti siamo andati in macchina, ognuno per conto suo. Da casa mia a Graz sono circa 360 km, decisamente fattibile e molto comodo per portare qualche bagaglio in più.
Graz è una città universitaria con un’altissima concentrazione di studenti Erasmus: non è stato difficile, quindi, trovare un alloggio. Noi ci siamo affidati agli studenti che hanno vissuto quest’esperienza l’anno precedente che ci hanno consigliato alcune strutture a circa 20 minuti a piedi dalla sede universitaria.
Alcuni miei compagni hanno scelto di condividere l’appartamento con altri studenti che già conoscevano, altri hanno preferito separarsi e sperimentare la convivenza con degli “sconosciuti”. Io ho vissuto con altri tre coinquilini provenienti dalla Polonia, dal Montenegro e dal Brasile.

Raccontaci un po’ della vita universitaria a Graz. Come sono organizzate le lezioni, gli esami e il campus.

Karl-Franzens-Universität, Graz

Rispetto alla mia esperienza universitaria a Udine, ho notato che a Graz i docenti dedicano meno tempo alle lezioni frontali e puntano più sul lavoro a casa: lavori di gruppo, homework. Inoltre, la partecipazione attiva alle lezioni diventa elemento di valutazione ed è fondamentale per ottenere voti alti. I corsi sono si sono svolti in presenza all’inizio e poi a distanza da quando è scattato il lockdown.

Infatti, tra novembre e dicembre l’Austria ha vissuto un nuovo periodo di lockdown. Come l’hai vissuto?

Sì, ci sono state tre settimane di lockdown per tutti, poi invece le restrizioni sono state applicate solo a chi non fosse vaccinato.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è stato così pesante. Mi spiego: vivendo in uno studentato, ero in compagnia di diverse persone, con le quali in questi mesi ho trascorso momenti indelebili, condividendo pensieri, scherzando, facendo festa e parlando del più e del meno anche fino alle quattro del mattino. Posso quasi dire di non aver avuto bisogno di uscire: in quel condominio c’era tutto ciò di cui avevo bisogno.

Data la vicinanza, sei tornato in Friuli per la pausa natalizia o hai trascorso lì le feste?

Io, alcuni amici e uno dei miei coinquilini abbiamo preso il covid prima di Natale e alla fine ho deciso di rimanere a Graz, trascorrendo lì le festività (il mio periodo di isolamento è terminato l’antivigilia di Natale). Io e altri due ragazzi abbiamo preparato il pranzo di Natale per noi e altre sette persone che erano ancora in quarantena perché positive. È stato sicuramente un Natale diverso dal solito, indimenticabile! A Capodanno invece (tutti negativi finalmente!) dopo cena abbiamo proseguito i festeggiamenti in uno studentato vicino al nostro!

Apriamo una parentesi turistica: cosa consigli di visitare a Graz?

Clock Tower

Municipio

Sicuramente una passeggiata alla Clock Tower, simbolo di Graz, è l’ideale per smaltire le calorie della cucina austriaca. In qualche modo mi ricordava la salita al castello di Udine: una sensazione di familiarità, di casa. La Kunst Haus organizza diverse mostre d’arte, mentre il Museo delle scienze è di carattere interattivo. Sono stato due volte all’Opera: la prima volta con un tour guidato e la seconda per vedere uno spettacolo. Leggermente fuori dalla Stiria, la regione in cui si trova Graz, si trova un lago che offre un paesaggio suggestivo nel piccolo paesino di Hallstatt.
Per chi, invece, desidera fare una gita fuori porta, a due ore e mezza di autobus si può arrivare a Vienna! Altre due capitali europee raggiungibili in qualche ora di viaggio sono Bratislava e Budapest, rispettivamente a quattro e a cinque ore da Graz.
I prezzi sono decisamente più alti rispetto al Friuli; per esempio, un caffè costa attorno ai 2.50 euro, un incubo per chi è un coffee-addicted come me! Naturalmente, è inutile nascondere che la birra è un cavallo di battaglia degli austriaci: suggerisco di provare la Puntigamer (con moderazione).

Hallstatt

Un’ultima domanda: perché partire? Hai qualche parola per le nostre lettrici e i nostri lettori?

Devo ringraziare tantissimo Uniud per quest’occasione. Se non ci fosse stata la possibilità di ottenere un double degree, probabilmente non sarei mai partito e non avrei mai fatto un’esperienza da exchange student. Credo che la domanda più giusta sia: perché non partire?! Solo chi vive un’esperienza di questo tipo sa cosa si prova. Gli altri possono solo immaginare, ma vi garantisco che l’immaginazione non basta. Vorrei lasciarvi con una parte del messaggio che ho lasciato su Instagram alle persone che hanno trascorso con me quei mesi (chiedo scusa per eventuali errori in inglese).

[…] For me, Graz is not just a city. Graz is you, all of you (yeah, you too, who met me in Graz and are reading this post)! Graz is the most beautiful puzzle, made up only by people.
With some of you, I spent only a few evenings. With others, I drunk a coffee or a drink. With others, I travelled. With others, I laughed, and I cried. With others, I have done all of this. To others, I just said hello and to others I told my secrets. I met some people in September, other later. But all of you are a piece of that puzzle. It’s the people who make the difference in our life, always.
Someone will be sad because, apparently, it’s all over. But Graz doesn’t end. Graz is forever, inside us.

Gli otto studenti Uniud – LM Economics

 

Spero che questo racconto abbia stuzzicato in voi la voglia di un’esperienza all’estero, per studio, lavoro, tirocinio o svago.
Un mega grazie a Daniele per questa preziosa condivisione e al prossimo viaggio!

Abigyle Alzetta

Una risposta su “Un semestre a Graz”

Bellissima intervista. Daniele Zamarian è un ragazzo eccezionale e avrà un gran futuro. Tanta stima e affetto per come riesce sempre a coinvolgerti

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