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Kusina by Lasang Pine-oy. Cucina tipica delle Filippine in FVG

Care lettrici e cari lettori, il viaggio odierno sarà di tipo culinario. Se è vero che quando viaggiamo i sapori di un luogo diventano parte intrinseca del nostro itinerario, è vero anche che attraverso il cibo possiamo viaggiare.
Sapete che proprio dietro casa avete la possibilità di assaporare la cucina tradizionale di un paese del sud-est asiatico? Mi riferisco alle Filippine, come avrete intuito dal titolo, in particolare al ristorante Kusina Lasang Pine-oy, un piccolo locale a gestione familiare situato ad Aviano (PN), in via Roma 41. Il nome deriva da un gioco di parole basato sulla somiglianza grafica tra la parola “pinoy” che significa “filippino” e il cognome del gestore e titolare, Aldrin Pine.
Attualmente è disponibile solo il servizio da asporto, ma fino a un mese fa c’era la possibilità di mangiare all’interno, in uno spazio allestito in maniera molto semplice e avvolto dall’atmosfera casalinga e accogliente tipica della cultura filippina.
“Il riso sta alle Filippine come la pasta sta all’Italia”. Come per la maggior parte dei paesi asiatici, nella cucina filippina il riso è il carboidrato che difficilmente può mancare sulla tavola; per friulani e veneti sarebbe come pensare di fare una grigliata senza polenta (scherziamo?). Stereotipi a parte, il menù non è troppo ampio e propone i piatti più conosciuti, principalmente a base di carne, ma potete sempre richiedere una variante vegetariana visto che tutto è preparato sul momento. Tra le pietanze da provare assolutamente ci sono: i lumpia, involtini fritti di carne e/o verdure; il pancit, a base di spaghetti di riso molto sottili cucinati con verdure, pollo e salsa di soia; e il pollo in adobo, cioè cucinato con la salsa di soia. Ci sono anche gli spaghetti normali, ma con la dicitura filipino style che li precede. Un consiglio spassionato: evitateli se siete suscettibili all’applicazione di varianti alla cucina italiana, provateli invece se siete di larghe vedute, curiosi e soprattutto non inclini a polemiche gratuite, ricordandovi che siete in un ristorante filippino. Oltre ai piatti classici, ci sono anche delle proposte fuori menù che variano di giorno in giorno e sono pubblicizzate grazie alla pagina facebook (link a fine articolo).
È un vero peccato che ora non si possa consumare sul posto! Qualora dovesse diventare nuovamente possibile e voleste immergervi pienamente nello spirito della cultura filippina, potreste provare l’esperienza del boodle fight, ovvero il modo tradizionale di mangiare con le mani, senza utensili e senza piatti. Tradizionalmente, tutto il cibo viene posto al centro della tavola direttamente su ampie foglie di banano, qui invece per ragioni di disponibilità e di praticità queste vengono sostituite da foglie di lattuga e da uno strato di alluminio e pellicola.
Per concludere, non potete non provare l’halo-halo. È il dessert più popolare, al punto da non essere nemmeno sul menù: in genere viene proposto dai gestori o richiesto quasi in maniera scontata da clienti filippin*, come fosse il caffè a fine pasto! Devo specificarvi però che siamo ben lontani dall’idea del caffè. L’halo-halo è un dolce a strati, costituito principalmente da ghiaccio tritato e latte, al cui interno vi sono diversi ingredienti: il gelato al gusto ube, che è una patata dolce viola, la nata de cocco, cioè una sorta di gelatina ottenuta dall’acqua contenuta nelle noci di cocco (si trova già pronta nei negozi), perle di tapioca, fagioli dolci e a volte mais e gelatine di altri gusti, il tutto servito in un bicchiere alto solitamente trasparente per evidenziare i vari strati colorati!
Vi invito a visitare la loro pagina facebook, Kusina by Lasang Pine-oy | Facebook, dove potrete trovare il menù corredato da fotografie, le proposte fuori menù e qualche video per capire cos’è il boodle fight. E vi saluto lasciandovi alcune parole tradotte, per vostra curiosità (aggiungo gli accenti per la pronuncia che quasi sempre coincide con la scrittura). Al prossimo articolo!

Salàmat – Grazie
Maràming salàmat – Grazie mille
Saràp! – Che buono!
Kain nà! – Mangiamo!

Abigyle Alzetta

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