Ingredienti per David Gnomo e due amici:
-sfoglie per lasagne Giovanni Rana;
-besciamella già pronta, due scatolette;
-parmigiano a sentimento;
-ricotta 250 gr;
-funghi famigliola Logrò;
-due salsicce;
-un ceppo di radicchio;
-provola affumicata;
-sale e pepe qb;
-olio EVO;
-una cipolla;
-un dente d’aglio.
Concentrazione.
- Tritate la cipolla e siate abbastanza approssimativi, come sempre siete stati, che tanto non vi pagano per lavorare, figuriamoci per tritare le cipolle. Ocio agli oci. Mettete la cipolla a soffriggere con il dente d’aglio schiacciato e un giro di olio EVO. Tagliate a pezzetti -mantenendo la tecnica spannometrica di cui sopra- il radicchio e unitelo al soffritto dorato. Quando è cotto, denudate le salsicce dal loro budello e unitele al party in atto nella vostra padella, sbriciolandole con l’aiuto di un mestolo. Fatele rosolare bene, salate e pepate, togliete l’aglio, aggiungete i funghi sgocciolati, spadellate ancora per 2 minuti. Spegnete er foco e aggiungete nella padella due cucchiai colmi di parmigiano e tutta la ricotta, mescolate come se fosse l’unico vostro obiettivo nella vita. Et voilà, il ripieno c’è.
- Prendete le sfoglie del signor Rana e tagliatele a metà. Su ogni metà adagiate delicatamente una cucchiaiata generosa di ripieno, non siate tirchi che si vive una volta sola. Sopra al ripieno mettete un pezzetto di provola affumicata e arrotolate la sfoglia in modo da creare un cannellone. Voi chiederete “Ma non potevo comprare i cannelloni già pronti, cuocerli e riempirli?” e io risponderò “Di chi è la ricetta?”. Si fanno con le sfoglie del signor Rana e fine della storia, i cannelloni secchi ci mettono una vita a cuocere, sono troppo grossi e per riempirli ci vuole la sac à poche che noi non abbiamo.
- Una volta disposti tutti i cannelloni in una pirofila, affogateli nella besciamella e cospargeteli con tanto parmigiano, come se non fosse vostro. Infornate a 200 gradi per venti minuti circa, quando saranno dorati al punto giusto, sfornate e impiattate come vi viene.
David ringrazia.
Juliana de Azevedo Frasson