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The Big Nerd Theory

NERD RUNNER

Le origini del termine nerd sono più confuse della realtà Matrix, eppure ci sono ed è giusto elencarvele dalla meno alla più papabile:

La letteraria (perché le citazioni colte rendono chic qualsiasi cosa)

Secondo una prima teoria, la parola apparve per la prima volta nel 1950, nel libro If I Ran the Zoo del Dr. Seuss, dove era semplicemente il nome di una creatura immaginaria, citata nella frase:

I’ll sail to Ka-Troo

And Bring Back an It-Kutch, a Preep, and a Proo,

A Nerkle, a Nerd, and a Seersucker too!

L’aziendale (perché le multinazionali vanno forte negli USA)

Un’altra teoria sostiene che il termine sia stato coniato dalla Northern Electric Research and Development, azienda i cui impiegati avevano dei pocket protectorcon l’acronimo “N.E.R.D.” stampato sopra.

La sociale (ironico per i nerd, vero?)

Un’ulteriore ipotesi vede nerd come un derivato della parola drunk all’inverso, ossia knurd (pronuncia IPA: [nɜːd]). Termine usato per definire chi non beve alcolici durante i ritrovi sociali tipicamente universitari, ma non solo.

Non ho remore nel dire che l’ultima proposta sembra essere quella più azzeccata, soprattutto grazie ai numerosi cliché che hanno creato un canone estetico ben preciso: socialmente goffi, vestiti così fuori moda da essere anacronistici (non fate i furbi: i cosplay non contano), apparecchio ai denti, occhiali spessi e pettinature piatte con la classica “leccata di mucca”. 

È chiaro a tutti che inizialmente questo termine sia nato come dispregiativo, ma in seguito è stato reclamato per definire una sorta di orgoglio e di identità di gruppo per tutti coloro che amano i fumetti, le convention, i videogiochi, le saghe, i film e le serie cult. Fu così che Smeagol vinse su Gollum e grazie ad amabili personaggi televisivi ci fu una vera e propria Rivincita dei Nerds (film comico statunitense degli anni ’80).

Probabilmente ad aver spezzato una lancia per una più felice interpretazione di nerd, è stata la – non abbastanza acclamata – sitcom britannica The It Crowd (2006-2013), in cui due esperti informatici di una grande azienda sono diretti da una responsabile del dipartimento IT completamente inetta in materia di tecnologia, ma il primo vero cambiamento lo abbiamo con la serie Chuck (2007-2012). L’omonimo protagonista è un “quasi-nerd”: grande amante del cibo spazzatura e dei videogiochi che è così esperto di computer da lavorare per la Nerd Herd, una società sussidiaria del Buy More, ma non ha affatto l’aspetto stereotipato di un ragazzo brufoloso e chino sui libri h24. Sara perché è una spia? Chuck reincarna il sogno della maggior parte dei nerd: essere un supereroe sotto mentite spoglie con tanti improbabili gadget e molti supercattivi da sconfiggere. Una sorta di Clark Kent senza poteri, la puzza di caffè e le montagne di articoli da scrivere.

L’inversione di rotta arriva con la sitcom The Big Bang Theory (2007-2019) che ha come protagonisti Leonard, Sheldon, Howard e Raj. La loro grande intelligenza li rende tra le menti più valide del Paese, ma a cambiare la loro routine sarà Penny, una bionda ragazza di provincia che sogna di diventare attrice. Sarà per il clamoroso successo della serie, sarà per la bravura degli attori, ma grazie a loro essere nerd è una cosa di cui andare fieri e forse il bullismo è un supercattivo non più tanto temibile. Direi che citare anche Stranger Things sia superfluo, non trovate?

STRANGER GEEKS

Pensavate che la conclusione fosse così semplice? Beh… vi sbagliavate di grosso. Per ogni Sheldon e Leonard esistono degli Howard e Raji ed è così che possiamo distinguere i geek: sono la versione più eccentrica e hi-tech dei nerd. Se questi ultimi usano ancora il Commodore 64 in onore dei vecchi tempi, i geek sono quelli che vendono la ormai “vecchia” Nintendo Switch per un modernissimo e costosissimo visore 3D. Non oserete mica paragonare Beat Saber a Just Dance di fronte a loro, vero?

Sono quelli che, secondo la Curva di Rogers, stanno tra gli innovators (un modo carino per dire che sono quelli che faranno 16 ore di fila per comprare l’ultimo modello dell’iPhone); mentre i nerd sono tendenzialmente tra gli early adopters, al secondo posto.

Non hanno l’aspetto pallido e malaticcio di chi ha passato la notte a scrivere righe su righe di codici, ma li troverete sempre aggiornati sulle ultime novità tecnologiche. Tuttavia non si fanno problemi a uscire con le loro versioni “depotenziate” perché in fondo lo sanno di essere inferiori a loro.

JURASSIC KEEGS

Ma non è tutto rose e fiori nemmeno nel mondo, apparentemente pacifico e calmo, dei nerd. I keeg sono il cugino Dudley di Harry Potter e come tale dobbiamo sopportarlo con malcelato sdegno. La parola è banalmente il contrario di geek e possiamo tradurlo con i meno pacati termini italiani tecnoleso e utonto, ma ci sono delle differenze tra queste due sfumature:

Il tecnoleso (o boomer fantastici e dove trovarli)

È una persona che rifiuta la tecnologia per principio, quasi fosse una moda essere completamente antiquati o come se fosse chic non riuscire a interagire col mondo moderno in costante cambiamento. Solitamente si tratta di persone che si vantano di usare il fax anziché le mail, il telefono a impulsi e il Nokia 3310. Antropologi esperti confermano che sia comune trovarli negli uffici pubblici.

L’utonto (o le karen del web) È un tipico frequentatore di forum, chat e luoghi virtuali vari di consolidata veridicità con nominativi come “noncelodicono.com” e “ètuttouncomplotto.net”. Pone domande improbabili e nonostante tutto non capisce le risposte che gli vengono date o, più correttamente, non vuole comprenderle. È difficile trovarli in natura, ma è molto facile trovarli sul web. Per farvi un’idea, osservate i tecnici dell’assistenza: i più disperati e paonazzi sono quelli che stanno interagendo con una karen del web.

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