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Ventunesimo Secolo

Marilyn Monroe Diva Senza Tempo

La sua immagine è conosciuta da chiunque; è stata definita come la donna più bella dei suoi tempi, un’esponente della moda, un’icona che tutt’oggi molti ammirano. Lei è Norma Jean, conosciuta con il nome d’arte Marylin Monroe.

Norma nasce il 1° giugno del 1926 a Los Angeles, in una famiglia disfunzionale, segnata dall’assenza di un padre e da una madre non voleva avere alcun tipo di rapporto con la figlia. Quest’ultima viene descritta dalla stessa Norma nel suo libro My Story come una donna bella e una madre severa. Prima di Norma aveva avuto due figli, portati via dall’ex marito e dalla sua nuova compagna. Norma non conoscerà mai né i fratelli maggiori né suo padre. Vivrà un’infanzia e un’adolescenza difficili, spostandosi tra case-famiglia e orfanotrofi in seguito al ricovero della madre presso un ospedale psichiatrico.

Inizia il suo percorso nel mondo dello spettacolo come modella, posando per la più importante agenzia pubblicitaria di Hollywood, lavorando con fotografi famosi che renderanno il suo volto un simbolo di bellezza indelebile. Firmerà il suo primo contratto cinematografico nel 1946, momento in cui le verrà cambiato il proprio nome, facendo nascere Marilyn Monroe.

Marilyn ha saputo trasformare la moda in un potente mezzo per esprimere la propria personalità, rendendola senza tempo. Tutti i suoi abiti esprimevano eleganza e raffinatezza, ma allo stesso tempo mettevano in risalto la sua sensualità. Molti dei suoi abiti più iconici sono ricordati tutt’ora, come il famosissimo vestito bianco indossato in “The Seven Year Itch”, in una delle scene più famose del cinema, e quello rosa in “Gentleman Prefer Blondes”, diventando emblema della moda. Il suo stile è tutt’oggi ricercato da molte celebrità, come si è potuto vedere con Kim Kardashian quando ha deciso di indossare, per il Met Gala del 2022, l’iconico abito del 1962. Rappresentava la versione più libera e coraggiosa delle femminilità che sarebbe arrivata a definirla, ai suoi tempi, come la donna più bella del mondo.

La bellezza sarà la sua fortuna e la sua croce. Ciò che colpisce di più del suo libro è la sua grande capacità di descrivere il trattamento che ha sempre ricevuto, fin da quando era piccola, per il suo aspetto. A dodici anni aveva già il fisico e la statura di una ragazza di diciassette; fin dalle prime pagine del suo memoir parla di come non solo i ragazzi della sua età, ma anche uomini adulti, cercassero di trovare scuse per starle vicino e modi di ricevere le sue attenzioni.

Marilyn Monroe, ma anche Norma Jean, è sempre stata criticata e giudicata per il raggiungimento del proprio successo. Si è sempre pensato che abbia ottenuto tutto solamente grazie alla sua sensualità, senza sapere, come scrive lei stessa nel suo libro, che per ottenere anche solo un provino spendeva quei pochi soldi che riusciva a guadagnare in lezioni di recitazione, anziché andare a dormire con qualcosa nello stomaco. Hanno sempre tentato di infangare la sua immagine, cercando di farla apparire come quella di una ragazza senza delle vere e proprie qualità da attrice, che aveva ottenuto i suoi ruoli nei film vendendosi. Questo si può chiaramente vedere nel film a lei dedicato “Blonde”, molto criticato dai fan di Marilyn proprio per il modo in cui viene descritta e definita la sua immagine, come viene dimostrato dai vari commenti sui social che oscillano dal definirlo un “capolavoro” o una “oscenità”.

Marilyn muore il 5 agosto del 1962 a causa di un’overdose di barbiturici e alcol, nella sua casa a Brentwood. Sono passati ormai più di sessant’anni dalla sua morte, ma continua ad essere imitata e osannata per il suo mix esplosivo di bellezza e talento, ispirazione per tante attrici, per cui non verrà mai dimenticata.

Amra Gusic 

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