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Devilman e l’Arte del Manga: Un Viaggio tra Demoni e Umanità

«Immagini e altre figure giustapposte in una deliberata sequenza, con lo scopo di comunicare informazioni e/o produrre una reazione estetica nel lettore.» Questa è la definizione di uno dei più grandi artisti del fumetto, Scott McCloud, per descrivere la propria arte. Mi sembra giusto iniziare questa nuova serie di articoli sui fumetti, soprattutto sui manga, con una definizione chiara di ciò di cui parleremo. Dato che ci concentreremo principalmente su questi ultimi, è importante introdurre come vengono divisi e quindi il modo in cui il pubblico li ricerca.

In Giappone, gli editori danno la precedenza al target a cui sarà destinato il prodotto piuttosto che al genere. È quindi essenziale comprendere questi concetti per parlare dei manga. Il target delinea il tipo di opera che avremo di fronte, i tropes a cui farà riferimento e cosa non potremo trovarci. I target rappresentano il pubblico a cui l’opera o la rivista è indirizzata e, nel caso dei manga, sono suddivisi principalmente per età. Questa segmentazione è cruciale perché il target influisce notevolmente sulla struttura narrativa, sui temi trattati e sullo stile artistico di ogni manga.

I principali target dei manga sono:
Kodomo: destinati ai bambini, presentano storie semplici e avventurose, come Doraemon.
Shōnen: rivolti ai ragazzi adolescenti, offrono trame dinamiche e ricche di azione, come Dragon Ball.
Shōjo: per ragazze adolescenti, esplorano temi romantici e relazionali, come Nana.
Seinen: rivolti a un pubblico adulto, affrontano tematiche complesse e mature, come Berserk.
Josei: destinati alle giovani donne adulte, trattano storie di vita quotidiana con realismo e profondità emotiva, come Chihayafuru.

Con queste premesse, possiamo addentrarci nel primo manga che analizzeremo, un capolavoro Shōnen (per quanto abbia delle peculiarità che lo allontanano dallo standard) che ha segnato un’epoca e influenzato numerose opere successive: Devilman del mangaka Go Nagai.

Devilman ci trasporta in un mondo in cui esistono i demoni, creature che abitavano il pianeta Terra ben prima della nascita dell’uomo. A causa di un disastro, questi demoni finiscono ibernati e si risvegliano nell’epoca del nostro protagonista, Akira. Su suggerimento del suo migliore amico Ryo, Akira partecipa a un sabba, durante il quale il suo corpo viene posseduto dal demone Amon, uno dei più potenti esistenti. Imparerà a convivere e dominare questo demone.

Il piano dei demoni è quello di impossessarsi degli umani e generare discordia, in modo che si eliminino tra di loro prima di uccidere gli ultimi rimasti e dominare il mondo. Detta così, la trama potrebbe sembrare semplice, persino banale e non originale. Ma è tutt’altro.

Prima di tutto, bisogna contestualizzare l’opera: uscita nel 1972, si porta dietro gli echi di una crisi economica, della bomba nucleare (una costante in molte opere giapponesi, come Godzilla), ma soprattutto risente del clima della Guerra Fredda. In Devilman, non solo aleggia costantemente questo stato di tensione, che richiama quella politica del periodo storico, ma pesa sullo spirito del lettore fino a straziarlo.

La trama semplice fa da perfetto supporto per una narrazione che vuole sviscerare l’animo umano, mettere a nudo i suoi difetti e mostrare la cattiveria che potenzialmente risiede in ognuno di noi. I demoni non devono fare altro che instillare il seme del dubbio, facendo credere che ogni persona possa essere un nemico, per scatenare atrocità degne di un regime autoritario a noi ben noto. Sarà proprio Akira, non più un essere umano ma mezzo demone, a dimostrare come il bene esiste e va perseguito anche davanti alle ingiustizie.

Concludendo, Devilman è molto più di un manga horror o di azione. È una profonda riflessione sulla natura umana, capace di sconvolgere e far riflettere il lettore. Attraverso le sue pagine, Go Nagai ci costringe a confrontarci con i nostri demoni interiori, in una lotta tra il bene e il male che rispecchia le paure e le tensioni della società del suo tempo, ma che rimane incredibilmente attuale ancora oggi. In questo viaggio nel mondo dei manga, scopriremo come del calibro Devilman siano in grado di trascendere il loro medium, offrendo non solo intrattenimento, ma anche spunti di riflessione profondi e universali.

Vincenzo Cavaliere

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