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Hedy Lamarr: la vita tormentata di una star hollywoodiana che contribuì a creare il wi-fi

La mia carrellata di ritratti femminili prosegue con quello di una donna singolare, forse poco conosciuta, che mi è rimasta impressa per quel pizzico di pazzia e genialità che ha contraddistinto la sua vita, nonché per i suoi così differenti interessi. Sto parlando di Hedy Lamarr, nome d’arte di Hedwig Eva Maria Kiesler.

Hedy nasce a Vienna nel novembre del 1914, in una città che attende l’arrivo del freddo inverno, dilaniata dall’incertezza del futuro. Mentre gli eserciti delle grandi potenze europee si scontrano in un conflitto senza precedenti, che trasformerà completamente la cartina politica europea, Vienna respira l’aria della guerra oramai vicina. A pochi mesi dall’assassinio a Sarajevo dell’erede al trono dell’Impero austroungarico, di cui Vienna era capitale, i viennesi si trovano a dover fare dei sacrifici e rivedere il proprio raffinato stile di vita per fare i conti con le conseguenze della guerra.

Nonostante la pesante nube che alleggia sugli animi delle persone e sulla sua città, Hedy Lamarr vive un’infanzia spensierata, rivelando subito una personalità vivace e determinata, a tratti quasi eccentrica.

I genitori si rendono conto subito della straordinaria intelligenza della figlia, che ama osservare ciò che la circonda, indaga sul funzionamento delle cose, ed è solita smontare e rimontare gli oggetti che le passano tra le mani con una straordinaria facilità. Tutti questi segni di una certa genialità non collimano però con il rendimento scolastico: Hedy si annoia facilmente, è scostante nello studio e, con l’avvicinarsi dell’adolescenza, i suoi interessi si concentrano solo su moda, cinema e tutto ciò che è vicino al mondo dell’arte.

Si rivela presto un’adolescente complicata, nella cui personalità convivono le molteplici sfumature che contraddistinguono la sua epoca. Da una parte la sua educazione porta le tracce del passato rigore quasi vittoriano, dall’altro, invece, la sua famiglia è legata al mondo della cultura, rispetta gli intellettuali e apprezza l’arte delle avanguardie. Lo scontro tra tradizione e anelito alla libertà caratterizza la generazione di Hedy e ne fa una donna moderna del XX secolo, ribelle e anticonformista come poche, nata in una Vienna ottocentesca al termine della Belle Époque.

Considerata una delle attrici di Hollywood più belle di sempre, Hedy non viene però ricordata per le sue invenzioni, surclassate dalla sua fama come attrice. Di origine ebraica, per quanto non praticante, seguirà attentamente e con grande ansia l’avanzata tedesca e le progressive violenze adoperate nei confronti degli ebrei. Al sicuro, rifugiata in America, pensa costantemente a come poter dare il suo contributo. La sua ossessione notturna diventa quella di progettare un sistema di comunicazioni militari impossibile da intercettare per i tedeschi. La loro nota superiorità nella criptazione delle comunicazioni ha garantito loro un vantaggio significativo; i loro sottomarini si sono trasformati in spietati mostri complici della morte di migliaia di uomini. Quasi nessuno sa che una delle macchine colpevoli di tutte queste vite spezzate è Enigma, responsabile della schiacciante vittoria tedesca nella prima parte della guerra. L’indecifrabile macchinario preoccupa i governi alleati; quello britannico affida il compito di criptarla a una delle menti più brillanti nel campo: Alan Turing. Sarà lui, a capo di un’équipe da lui scelta, a decifrare il codice dopo mesi di lavoro, cambiando così per sempre le sorti della guerra.

A molti chilometri di distanza, nello stesso momento Hedy Lamarr progetta un sistema di comunicazione che possa essere completamente sicuro, da mettere al servizio del governo degli Stati Uniti. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale offre i propri servizi al governo, dal momento che possiede informazioni riservate riguardo gli armamenti dell’esercito tedesco, ottenute grazie al primo matrimonio con l’industriale Fritz Mandl.

Nonostante la mancata istruzione superiore, a Hedy Lamarr piacciono i libri di fisica, chimica e tecnologia, che è solita leggere per cultura personale. Ed è dalla lettura di uno di questi che trova l’ispirazione per il suo progetto. Conscia dei suoi limiti, si fa aiutare dall’amico musicista George Antheil nella realizzazione: il risultato è il Secret Communication System, che brevetta nel 1942, con cui intende aiutare gli Alleati a vincere la guerra contro Hitler.

L’idea alla base è che il messaggio da trasmettere sia costantemente “in movimento”, seguendo tracce ricevibili solo da coloro che dall’inizio alla fine dispongono del codice. Chi ne intercetta anche una sola parte, ascolterebbe una conversazione frammentaria che passerebbe poi su un’altra frequenza. Ispirato a un principio musicale, il macchinario funziona su ottantotto frequenze, l’equivalente dei tasti del pianoforte, ed è in grado di far saltare i segnali di trasmissione tra le frequenze dello spettro magnetico.

Ora si tratta solo di ottenere l’approvazione del National Inventors Council: un organismo dell’esercito che valuta tutti gli apporti scientifici volti a contribuire alla vittoria. Ma, nonostante l’impegno per la causa, Hedy non viene presa seriamente e i militari non sanno apprezzare l’utilità della sua invenzione che verrà invece rivalutata e utilizzata per intercettare le comunicazioni e ottenere il controllo dei siluri solo nel 1962, durante la crisi dei missili cubani.

Il sistema individuato da Hedy Lamarr è ancora oggi alla base di molte delle tecnologie come il wi-fi, il Bluetooth o il GPS. Hedy, donna audace e intelligente, dalla spiccata creatività, emerge per le sue numerose e differenti passioni, nonché per la sua capacità di prendere le redini della sua carriera cinematografica in un mondo dominato dai soli uomini.

Giulia Fumolo

Il brevetto del Secret Communication System
Hedy Lamarr nel suo ruolo di inventrice

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