Categorie
Il Salotto Letterario

It ends with us

Colleen Hoover, nata l’11 dicembre 1979 in Texas, è l’autrice che ha venduto più copie secondo il New York Times per le categorie romanzi e novelle 2022. La sua bibliografia dal 2014 a oggi è davvero ricca di titoli riconducibili ai generi New Romance, Young Adult e Thriller Psicologici. Per essere precisi Hoover ha scritto ben 6 serie: Non Series conta 11 libri, Collections ne conta 2, Maybe Someday Series e Slammed Series sono due trilogie, Hopeless Series conta 5 libri fra cui una novella e per finire It Ends With Us Series che raccoglie solo due libri, tra cui quello di cui parleremo tra poco. Uno dei suoi romanzi, Confess, dalla raccolta Non Series, è diventato anche una serie tv su Amazon Prime dopo aver vinto il premio Goodreads Choice Award per miglior libro romance.

Oggi parleremo di It Ends With Us, vincitore nel 2016 del premio Choice Award per miglior romance. All’inizio sembra si tratti della classica storia d’amore: due sconosciuti si incontrano per caso sul tetto di un palazzo a Boston, parlano, flirtano un po’ e poi ognuno per la propria strada. Un giorno qualunque, come se il fato avesse deciso al loro posto, si rincontrano. Ecco, all’apparenza potrebbe sembrare così ma, credetemi, non lo è affatto. I protagonisti di questa storia, Lily Bloom, Ryle Kincaid e Atlas, sono incredibilmente concreti e perfettamente realistici.

Lily è una ragazza che al momento dell’incontro con Ryle ha appena perso il padre. Un padre che, da quando ha memoria, sfogava i suoi attacchi di rabbia accentuati dalla dipendenza dall’alcol sulla madre, facendole violenza fisica e psicologica. Un padre per cui adesso non riesce a versare nemmeno una lacrima.

Ryle è un neurochirurgo molto bravo, ambizioso e sicuro di sé. La notte del loro incontro, durante il suo turno a lavoro, ha perso un bambino a causa di un’operazione non riuscita. Per questo è talmente arrabbiato da prendere a calci l’unica sedia presente su quel tetto.

Atlas è il primo amore di Lily. Colui che durante le liti in casa la aiutava a distrarsi, le faceva compagnia, la capiva e la proteggeva. Un ragazzino senza famiglia, che viveva per strada piuttosto che venire spedito da una famiglia affidataria violenta all’altra.

Amore e violenza. Paradiso e inferno. Cuore o testa. Sono questi i temi principali di questo incredibile romanzo.

La scrittura della Hoover rende le emozioni, i pensieri e le conversazioni dei personaggi talmente reali che le azioni e le situazioni risultano vere e per niente artificiose. La nostra immaginazione è poco coinvolta con la sua scrittura perché in certi casi è simultaneamente cruda e delicata, trasportandoci all’interno della storia.

Lily ha vissuto osservando le violenze del padre verso la madre senza però essere capace di fare qualcosa. Una volta cresciuta, continua a ripetersi che non avrebbe mai lasciato che un uomo la trattasse così, che sfogasse su di lei la sua forza. Nel momento in cui però si innamora di un uomo, Ryle, che all’apparenza sembra perfetto, si dimentica tutto, cadendo in una relazione che sembra un sogno per poi rivelarsi una brutta copia di quella dei suoi genitori. Lo perdona, si ripete che ciò che è successo non accadrà più e ricomincia da capo, cercando di salvare il loro amore. La seconda volta che accade, però, Lily si rende conto di aver subito una violenza e reagisce, forse spinta dall’amor proprio o dall’incontro con Atlas, che riappare nella sua vita come se, ancora una volta, dovesse proteggerla. Lily, a differenza della madre, riesce a mettere un punto alla violenza, a riprendere le redini della sua vita e a diventare più forte, tenace e matura grazie solo e soltanto a se stessa.

Le tematiche presenti in questo libro non sono per niente semplici da affrontare e riuscire a far passare un messaggio simile, attraverso una scrittura semplice, lineare e con qualche spaccatura narrativa voluta, non è da tutti. È un libro che lascia il segno, travolge emotivamente e fisicamente. Fa ridere, piangere, pensare e riflettere allo stesso tempo.

Consiglio come colonna sonora l’album Harry’s House di Harry Styles.

 

Lucrezia Campeotto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *