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Pasta del cuore

Ingredienti per due di loro:

-Schiaffoni ma non in faccia;

-Pomodori datterini;

-Burratina;

-Basilico;

-Uno spicchio d’aglio;

-Mezza cipolla;

-Olio EVO qb;

-Sale e Pepe qb.

Eccoci qua: stessa storia, stesso posto, stessa foresteria. Nulla è cambiato, come la vostra voglia di cibi surgelati. Io, che vi vedo, sono qui per evitare il tracollo emotivo dei vostri organi interni che non vedono un sugo fresco dal pranzo di Pasqua del 2005.

  1. Mettete l’acqua a bollire, il sale lo fate mettere a chi lo sa mettere. TERZIARIZZARE SEMPRE. Quando l’acqua bolle, calate gli schiaffoni o i paccheri, non sarò fiscale. 
  2. Tirate fuori il tagliere* e tagliate finemente tutta la cipolla. Versate un bel giro di olio EVO in una padella ampia, aspettate un paio di minuti affinché l’olio raggiunga la temperatura e unite la cipolla tagliata con lo spicchio di aglio leggermente schiacciato. 
  3. Quando il soffritto sarà doratino, potrete unire i datterini tagliati a dadini. Non sprecate tempo cercando di produrre dei dadini precisi: tagliare i pomodori da sugo in bocconcini della stessa dimensione è roba per chi ha tempo da perdere e non mi sembra che qui qualcuno abbia tutta questa disponibilità. Noi siamo cucina verità e non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che soffrigge bene. 
  4. Fate andare gli ingredienti a fiamma bassa, aggiustando di sale e pepe. Mescolate spesso, il pomodoro si deve sciogliere e creare un sughino grossolano. 
  5. Non vi dimenticate della pasta! Mescolate anche la pasta, ammetto che gli schiaffoni ci mettono tre lustri a raggiungere la cottura, ma è anche vero che se non li mescolate amorevolmente si attaccano al fondo della pentola, fossilizzandosi per sempre. 
  6. Scolate la pasta e conditela con il sugo fresco di datterini, impiattate e guarnite con della burrata stracciata a mani nude, senza cognizione di causa. Fate piovere del basilico fresco a foglie intere, tantissimo. Per finire, versate un giro d’olio EVO a crudo. Anche questa volta ce l’avete fatta e io sono tanto, troppo orgogliosa.

*la scelta del tagliere è rilevante ai fini della riuscita della ricetta, ci dovete tenere al vostro tagliere, dovete essere una cosa sola.

                                   Grazie A voi.