Anna Renee Todd, classe 1989, è un’autrice e sceneggiatrice americana. Nata e cresciuta a Cincinnati, in Ohio, ha passato tutta la sua infanzia nello stesso luogo e stesso complesso scolastico fino alla conclusione dei suoi studi. Crescendo in una piccola cittadina, ha scoperto molto presto il suo innato amore per la lettura, posizionando ai primi posti della sua classifica d’infanzia i libri The Babysitter’s Club e The Goosebumps.
I suoi primi lavori come scrittrice appaiono tutti sulla piattaforma di storytelling Wattpad, conosciuta principalmente per essere uno dei serbatoi più forniti di Fanfiction oggi sul mercato. È proprio qui che il libro oggi conosciuto come After ha preso vita. Inizialmente il romanzo esisteva solo online e appariva nella categoria delle FF sugli One Direction, ma, dopo l’esponenziale aumento di lettori finalmente la casa editrice Gallery Books ha deciso di portarlo in libreria, suscitando così un’ancor maggiore curiosità verso questa autrice (ndr: il libro cartaceo differisce da quello originale di Wattpad per i nomi dei personaggi).
Dopo il successo del primo libro, Anna ne pubblica altri 10: After We Collide, After We Fell, After Ever Happy, After: The graphic novel, Before, The Falling, The Burning, Nothing More, Nothing Less e The Spring Girls.
After, il libro d’esordio dell’autrice è il romanzo di cui si parlerà oggi. Stampato nell’ottobre del 2014, ha riscosso un enorme successo tra i più giovani. È un Young Adult caratterizzato da molte scene esplicite, una storia d’amore molto particolare e dinamiche famigliari importanti.
I protagonisti sono Hardin e Tessa, entrambi studenti universitari al primo anno. Tessa è la classica ragazza della porta accanto: vestiti monotoni, capelli legati in una coda di cavallo e una grande dedizione allo studio. È sempre tranquilla, non trasgredisce mai le regole, preferisce rimanere a casa a leggere piuttosto che uscire ed è molto altruista, a volte forse troppo.
Hardin è un ragazzo trasgressivo, abiti sempre neri, faccia quasi perennemente imbronciata e nessun interesse per gli altri. Ha problemi a gestire la rabbia, nonostante all’apparenza risulti una persona molto calma, non riesce a stare chiuso per più di due ore nella stessa stanza, cerca sempre il confronto e ama uscire a bere e fare festa.
Il loro primo incontro avviene durante uno scambio di opinioni sul libro di Jane Austin Orgoglio e pregiudizio, durante l’ora di letteratura e dà vita a una storia d’amore che per tutta la durata della vicenda non si può definire che tossica. La loro relazione diventa infatti ben presto un circolo vizioso: Hardin dà spesso sfogo alla sua aggressività, Tessa assiste ai suoi picchi di rabbia piangendo e arrabbiandosi, lui ritorna scusandosi e supplicandola di perdonarlo e lei puntualmente lo perdona.
Il loro rapporto non è per niente sano, per tutto il romanzo (e quelli a seguire) si capisce che i personaggi riescono a evolvere solo nei momenti in cui i due sono dalle parti opposte del mondo. È vero che entrambi hanno un passato famigliare molto pesante, che li ha portati ad avere dei profondi traumi, ma sicuramente si poteva trattare in modo differente queste tipologie di argomenti senza romanzarli.
Per una ragazza appena entrata nell’adolescenza, questo libro inconsciamente potrebbe far apparire una relazione tossica come un sogno a occhi aperti. Rileggendolo da adulti, ci si rende conto che non può assolutamente essere un esempio per una futura storia d’amore.
“L’amore non è bello se non è litigarello” come concetto va bene, ma all’interno di queste pagine le litigate superano di gran lunga i momenti di calma e serenità, facendo storcere il naso ai lettori più maturi fino ad arrivare a voler smettere.
Nonostante tutto però non è un libro scritto male, anzi, una nota positiva è data sicuramente dall’attenzione (se si parla di un pubblico giovane) che non viene mai a mancare e invoglia a continuare a leggere fino all’ultima pagina.
Sul mercato sono presenti libri Young Adult con storie molto più avvincenti. Questo romanzo fa tuttavia parte del bagaglio culturale “adolescenziale” della Gen Z, per questo non me la sento di sconsigliarlo del tutto a chiunque voglia sperimentare una lettura leggera senza aver bisogno di trarne alcun insegnamento.
Ndr: se dopo aver letto After ve ne siete in qualche modo innamorate, non guardate il film.
Lucrezia Campeotto