Quando ci rechiamo al supermercato, spesso capita di essere di fretta e di non avere tempo per prestare attenzione ai prodotti che mettiamo nel carrello. In realtà, in particolare al giorno d’oggi, poiché disponiamo di una notevole gamma di prodotti tra cui scegliere, sarebbe opportuno soffermarsi qualche minuto in più per capire cosa stiamo acquistando. Uno dei prodotti che non manca mai nel nostro frigo sono le uova, grandi protagoniste di molte delle preparazioni della nostra tradizione culinaria. Sapete che anche le uova possiedono un loro codice identificativo, una sorta di “carta d’identità” tramite la quale noi consumatori siamo in grado di capire da dove provengono, da che tipo di allevamento e talvolta anche quando sono state deposte? Cerchiamo di capire insieme come riconoscerle!
La cifra iniziale indica il tipo di allevamento, le due lettere successive indicano invece il paese di provenienza delle uova. L’Italia è autosufficiente per quanto concerne la produzione di uova, pertanto è raro trovare uova che riportino una sigla diversa da “IT”. Abbiamo poi alcune informazioni che servono per poter risalire al comune, alla provincia e all’allevamento di produzione. Ciò che più deve interessarci, al di là della tipologia di allevamento, è la freschezza del prodotto, che possiamo verificare a partire dalla data di scadenza. La legislazione europea divide le uova in diverse categorie di qualità, direttamente correlate con le caratteristiche di freschezza e igiene delle uova stesse.
Le categorie sono le seguenti:
- categoria A o “uova fresche”
- categoria B o “uova di seconda qualità o conservate”
- categoria C o “uova declassate destinate all’industria alimentare”
Le uova di categoria A devono presentare alcune caratteristiche come l’altezza della camera d’aria inferiore a 6 mm, l’aspetto dell’albume che deve essere chiaro, limpido e di consistenza gelatinosa.
Alle uova di categoria A può essere aggiunta la dicitura “extra” quando presentano particolari caratteristiche di freschezza, garantite da una frequenza di raccolta maggiore e una più rapida commercializzazione. Tali uova possono mantenere la dicitura “A extra” fino al settimo giorno dalla data di imballaggio o fino al nono giorno dalla deposizione, dopo di che perdono la qualifica “extra”. Mentre le uova di categoria A non possono essere sottoposte a processi di lavaggio, in quelle di categoria B questo passaggio è permesso, così come sono consentiti trattamenti di conservazione.
Le uova, infine, sono suddivise anche in classi di peso:
- XL Grandissime: 73 g e più
- L Grandi: da 63 g a 73 g
- M Medie: da 53 g a 63 g
- S Piccole: meno di 53 g
Anche il peso è importante, in questo caso non per determinare la qualità del prodotto quanto più per la buona riuscita delle nostre preparazioni. Se pensiamo alla cucina come un’arte scientifica (quale è), capiamo come utilizzare in una ricetta due uova da 73 g ciascuna o due da 53 g, possa provocare uno sbilanciamento e compromettere la buona riuscita… Ma di questo parleremo un’altra volta!
Alessia Cualbu