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Il Fabbricante Di Lacrime

L’autrice di oggi è Erin Doom. Il suo nome è uno pseudonimo, conosciamo solo due cose di lei e della sua vita privata: il suo vero nome è Matilda e ha una laurea in giurisprudenza.

In una recente intervista rilasciata al programma televisivo Che tempo che fa la scrittrice ha rivelato il suo volto per prima volta raccontando la sua scelta di rimanere nell’anonimato, spiegando al suo pubblico che era l’unica strada percorribile e coerente con la sua indole introversa e schiva. In poche parole, fino ad allora, aveva preferito rimanere in incognito piuttosto che vivere la sua vita sotto un occhio di bue. Ha spiegato poi il significato del suo pseudonimo: Erin è un nome irlandese collegato a concetti per l’autrice molto importanti come libertà, natura e spazi aperti; Doom invece è stato scelto per la sua ambivalenza nel significato inglese, ossia destino e condanna. “Mi piace pensare che in ogni cosa, a seconda di come noi ci rapportiamo a essa e la viviamo, ha sia un’accezione negativa che positiva”, ha dichiarato.

 

Ha deciso di uscire allo scoperto perché si è resa conto che, rimanendo nell’ombra si stava perdendo, fra le altre cose, i firma copie in giro per il Paese e gli incontri faccia a faccia con i suoi lettori, fondamentali per una scrittrice.

Un piccolo aneddoto divertente: al salone del libro di Torino l’autrice non è riuscita a entrare all’evento dove avrebbero parlato e discusso del suo libro perché nessuno sapeva che faccia avesse.

Nonostante tutto, il suo primo romanzo Il fabbricante di lacrime, pubblicato inizialmente su Wattpad nel 2021 e poi in formato cartaceo dalla casa editrice Magazzini Salani nel 2022, ha venduto mezzo milione di copie, seguito a ruota dal secondo romanzo Nel modo in cui cade la neve, pubblicato lo stesso anno, 200.000 copie vendute, e dal suo ultimo lavoro Stigma, uscito a maggio 2023.

 

Il fabbricante di lacrime è un romanzo che rientra nei generi fantasy, letteratura per ragazzi e young adult. I protagonisti sono Nica e Rigel, due ragazzi orfani che condividono la loro storia fin da bambini all’interno di un orfanotrofio.

Nica è una ragazza pura che ha dovuto affrontare, all’età di cinque anni, la morte dei suoi genitori.

Questa tragedia l’ha segnata nel profondo, lasciando cicatrici invisibili su tutto il suo essere. Dover affrontare tutto da sola, all’interno di un orfanotrofio dove la direttrice è una donna spietata, senza cuore e rappresenta un incubo costante per tutti i bambini, è sicuramente una sfida giornaliera verso la donna e verso sé stessa.

Rigel è un ragazzo che ha fatto il suo ingresso nella struttura quando era ancora in fasce. In contrapposizione con l’essere puro che è Nica, una costante oscurità lo avvolge e lo accompagna quotidianamente. È un ragazzo solo in apparenza forte, sicuro di sé e impenetrabile. Lui è l’unica persona, all’interno dell’orfanotrofio, a cui la direttrice dimostra un pizzico di amore materno.

Queste attenzioni però non sono per niente candide e innocenti, bensì morbose, insane e inappropriate. Attenzioni così malate che lasciano ancorate alle viscere del ragazzo una miriade di insicurezze e paranoie.

Amore e odio sono i sentimenti cardine di questa storia che inevitabilmente portano Nica a diventare la forza e l’unica salvezza di Rigel.

La scrittura di Doom è ottima. L’ unico appunto che vorrei fare è che tende a diventare troppo prolissa nelle descrizioni, spezzando così il ritmo narrativo e distraendo il lettore dalla storia.

Nonostante tutto però è un libro piacevole, tratta temi importanti come gli abusi e l’abbandono, facendo arrivare molto chiaramente il messaggio.

Le canzoni che vi consiglio per questo libro sono: Amygdala di August D, I Don’t Understand But I Love You dei Seventeen e Hated di Yungblud.

Alla prossima!

Lucrezia Campeotto

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