Per certe persone è una delle giornate più belle dell’anno, per molte è solo una festa da passare con la propria anima gemella, ma per altre è una giornata di cui si aspetta solo la fine appena ci si sveglia la mattina. San Valentino, si sa, non è visto da tutti come la giornata in cui festeggiare l’amore, anzi, per molti è solo una giornata in cui, nella mente, affievoliscono i vecchi ricordi con una persona cara del passato.
Ma qual è la vera storia che sta dietro a San Valentino? Come la maggior parte delle festività celebrate durante l’anno in Italia, anche San Valentino ha origine dalla tradizione cristiana. La Chiesa ha voluto prendere l’iniziativa di voler cristianizzare il rito pagano della fertilità, che omaggiava il dio Lupercus; è stato scelto il mese di febbraio perché simboleggia il momento della rinascita. Durante questi riti pagani, gli uomini e le donne romane formavano delle coppie in maniera casuale, che si sarebbero dovute unire per tutto l’anno con lo scopo di procreare; questo senza la necessità di provare dei sentimenti per il proprio partner. Questa tradizione si ripeteva ogni anno. I Padri della Chiesa, trovando questo rito immorale, decisero di istituire un santo degli innamorati, che sarebbe andato a sostituire il Dio Lupercus della tradizione pagana.
San Valentino era un vescovo che ripudiava la tradizione pagana dell’amore, e che decise di voler unire le coppie nel sacro vincolo del matrimonio, a favore del vero amore e nella libera scelta di un compagno. San Valentino, diventò così il difensore degli innamorati. Venne scelta la data del 14 febbraio da Papa Gelasio I, come omaggio cristiano all’amore. Questo giorno simboleggia anche la morte del santo Valentino, che venne decapitato dall’Imperatore Aureliano durante le persecuzioni contro i cristiani.
San Valentino non si celebra solo in Italia, ma i suoi festeggiamenti cambiano a seconda del paese. Un classico da film romantico consiste nel lasciare messaggi d’amore anonimi, come ad esempio in Olanda e in Inghilterra. In Spagna, la festa degli innamorati si svolge con una cena a lume di candela e si conclude con una passeggiata romantica. In Giappone, invece, la tradizione cambia notevolmente rispetto alla classica idea di San Valentino: il 14 febbraio sono le donne a regalare dei cioccolatini al proprio compagno, il quale ricambierà il dono con del cioccolato bianco, un mese dopo, il 14 marzo, in occasione del White Day. In Brasile, invece, la data in cui si festeggia l’amore è il 12 giugno, giorno che precede Sant’Antonio, patrono dei matrimoni. Le donne che non sono ancora sposate portano con sé la statuetta del santo, in speranza di poter trovare un marito entro la fine dell’anno. In Russia invece nemmeno si festeggia.
Questa festività per molti porta gioia, per altri, invece, il contrario. Molti si chiedono se il romanticismo ci sia ancora, se sia possibile trovare il vero amore, quello che viene spesso raccontato dai nonni, con anni di matrimonio alle spalle, o provare quei forti sentimenti che si possono vedere nei film romantici. E pensare che in passato alcuni uomini scrivevano addirittura opere intere per una donna. Basti pensare alla Beatrice di Dante, una delle figure fondamentali nella Divina Commedia, una delle opere letterarie più importanti della storia della letteratura. Ma l’amore, oltre ad avere i suoi pregi, ha anche tantissimi difetti. Questo ce l’ha insegnato il romantico personaggio di Werther, le cui lettere erano esclusivamente incentrate sull’amore che provava per la sua amata. Quest’ultima, promessa in sposa ad un altro uomo, non si concede a Werther, portandolo al dolore che porrà fine alla sua stessa esistenza.
Solo chi vive l’amore può capire questo sentimento, che rimane soggettivo, varia da persona a persona, da coppia a coppia. Che questo venga ricordato o meno durante la festa di San Valentino, rimarrà comunque uno degli elementi fondamentali nella vita di un individuo. Anche se comporta dei momenti amari e difficili, l’amore rimane un collante che unisce
Amra Gusic