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L’Arte del Terrore: Come Kazuo Umezu e Junji Ito hanno rivoluzionato l’horror nei manga

Uno dei sentimenti più difficili da trasporre in un mondo 2D è probabilmente quello della paura. Senza l’aiuto di musiche, urla o colori, sta tutto nella narrazione, nel panelling e nella maestria del disegno. Sono vari gli autori che ci hanno provato nel corso del tempo, in Giappone sono due i mangaka principali che sono riusciti nell’intento: Kazuo Umezu e Junji Ito. Potremmo definirli i padri del genere horror giapponese, sebbene il primo abbia influenzato il secondo.

Kazuo Umezu, conosciuto anche come Kazuo Umezz, nasce nel 1936 ed è in attività dal 1962 con l’opera Romance no Kusuri (ロマンスの薬). Per quanto la sua prima opera non sia horror è stata comunque rivoluzionaria, pioniere del genere rabu-kome (commedia romantica) nel mondo dei manga shōjo. Il suo più grande manga, Hyouryuu Kyoushitsu (漂流教室), viene pubblicato tra il 1972 e il 1974 ed è attualmente edito in Italia da Star Comics con il titolo Aula alla deriva. Potremmo definirlo come un Signore delle mosche in salsa horror con elementi soprannaturali. L’opera tratta di una scuola elementare che viene trasportata in un deserto sovrannaturale, non è chiaro se si tratti di un altro pianeta, un’altra dimensione o un possibile futuro della Terra. Ciò che è sicuro è la cruda lotta per la sopravvivenza a cui saranno sottoposti i bambini e i loro insegnanti. L’opera non solo ci sa intrattenere con tantissimi momenti di tensione o azione, ma ci porta anche a fare delle riflessioni su come l’essere umano agisce in condizioni di criticità. Avere dei bambini come protagonisti, che associamo alla sincerità e al candore, estremizza concetti che solitamente attribuiamo solo al mondo degli adulti. Questa pietra miliare dell’horror ha uno stile di disegno che potremmo definire quasi “semplice”. L’impatto che hanno invece i mostri, molto più dettagliati degli altri elementi, induce nel lettore una sensazione di estraneazione e paura alla sola vista, quasi come un jumpscare nel mondo fumettistico.

Junji Ito, nato nel 1963 ed in attività dal 1987, presenta un racconto alla rivista Gekkan Halloween (月刊ハロウィン) che vince il premio Kazuo Umezu, indetto dalla rivista per manga horror Nemuki. Successivamente cambia nome e diventa una delle opere simbolo dell’autore, Tomie. Attualmente pubblicato in Italia da J-POP con il medesimo nome. Principalmente Junji ito si concentra su raccolte di storie brevi, ma è proprio in una di quelle rare eccezioni, dove si diletta nello scrivere opere più lunghe, che crea il suo capolavoro, Uzumaki (うずまき). Pubblicato in Italia da Star Comics con il titolo di Uzumaki. Spirale. Kurozu-cho, una piccola città racchiusa nella nebbia, è maledetta. Secondo Shuichi Saito, il ragazzo della protagonista Kirie Goshima, la città è tormentata, non dal classico spirito o demone, ma da un’entità geometrica: uzumaki, la spirale, l’ipnotica forma segreta del mondo. Si manifesta in semplici e piccoli elementi, come le conchiglie o i vortici d’acqua, oppure più grandi come marchi a forma di spirale sui corpi delle persone. Mentre la pazzia si diffonde, gli abitanti di Kurozu-cho sono spinti sempre più a fondo da questa spirale che sembra non lasciare vie d’uscita. Junji Ito attinge a piene mani dal maestro Umezu. Coincidenza vuole che la sua carriera inizi vincendo un premio intitolato a lui. La forte ispirazione si può notare dal simile utilizzo della tecnica del jumpscare. Nonostante i suoi disegni siano in generale molto più complessi e dettagliati, i mostri e le manifestazioni predominano, creando veri e propri quadri e raggiungendo uno degli stili più unici e riconoscibili del panorama manga.

In conclusione, il contributo di Kazuo Umezu e Junji Ito ha definito e rivoluzionato il genere horror nei manga, ciascuno con il proprio stile distintivo. Kazuo Umezu, con il suo approccio pionieristico e le narrazioni intense, ha gettato le basi per l’horror psicologico e sovrannaturale, mentre Junji Ito ha affinato l’arte del terrore visivo, creando opere intricate e disturbanti. La loro eredità continua a influenzare generazioni di artisti e lettori, rendendo l’horror manga un fenomeno globale intramontabile.

Vincenzo Cavaliere

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