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Il Salotto Letterario

Guide di lettura: da dove iniziare a leggere Virginia Woolf?

Virginia Woolf, nata nel 1882 e morta nel 1941, è stata una scrittrice e attivista inglese, nonché membro del Bloomsbury Group, sin dal 1905, fino alla sua morte.

È ricordata per i suoi flussi di coscienza, tecnica narrativa nata all’inizio del Novecento, che vede tra i suoi maggiori esponenti James Joyce e la stessa Woolf, ma non solo. I suoi romanzi vanno a toccare tematiche tuttora attuali, come il ruolo e i diritti della donna e l’esplorazione dell’identità di genere e della sessualità. Virginia Woolf fu molto attiva nel campo della rivendicazione dei diritti delle donne, avvicinandosi molto alle suffragette.

Da dove quindi iniziare a conoscere questa meravigliosa autrice?


Il romanzo che meglio si presta a presentare il suo genio è La signora Dalloway (Mrs Dalloway, 1925). La trama è sorprendentemente semplice: il lettore segue le vicissitudini della signora Dalloway, che tenta di ultimare le preparazioni per una festa, del veterano Septimus e di altri personaggi, snodandosi all’interno di una sola giornata. La narrazione, però, non ha una progressione cronologica lineare. La tecnica narrativa utilizzata consiste nel monologo interiore (o flusso di coscienza), che l’autrice definisce moments of being. Il lettore allora si ritrova a scoprire il passato dei personaggi attraverso i loro pensieri, avendo così occasione di conoscere meglio la psiche umana e di immergersi nella società londinese del primo dopoguerra.

Gita al faro (To the lighthouse, 1927), in cui l’autrice continua ad impiegare la tecnica del monologo interiore, rendendolo uno dei romanzi più personali dell’autrice. Nell’opera la protagonista, la signora Ramsey, si prende cura della sua famiglia e dei suoi ospiti nella residenza estiva, diventando un ritratto della madre della scrittrice, venuta a mancare quando aveva 13 anni. Allo stesso tempo la narrazione rimane priva, o quasi, di azione, costituendosi principalmente di riflessioni, osservazioni e pensieri.

Anche Orlando: una biografia (Orlando: a biography, 1928) si rivela essere un’opera molto personale. Il romanzo è dedicato a Vita Sackville-West, amante di Virginia, che nell’opera è rappresentata dal protagonista, Orlando. Il romanzo segue infatti la vita di Orlando, dall’infanzia (nel periodo elisabettiano) fino all’età adulta nei primi anni del Novecento. La sua vita si rivela però fuori dal comune: Orlando non invecchia, non muore ed è in grado di cambiare sesso. Orlando semplicemente si addormenta e dopo anni si sveglia come una donna, senza però cambiare nome. Attraverso la narrazione la Woolf riesce ad affrontare temi tutt’oggi attualissimi, come la libertà di espressione e la fluidità di genere.

Virginia Woolf non ha pubblicato solamente romanzi. È sua la firma su uno dei saggi più importanti per il femminismo: Una stanza tutta per sé (A room for one’s own, 1929). In questo scritto l’autrice affronta il tema delle donne nell’arte e della loro marginalizzazione, mettendo in evidenza tutti i fattori, economici e sociali, che spesso non permettono a donne molto talentuose di potersi esprimere e di poter creare con la stessa libertà dei colleghi uomini.

Altrettando importante per la letteratura femminista è il pamphlet Le tree ghinee (The three guineas, 1938), che costituisce una vera e propria denuncia della società patriarcale. Mettendo in luce il legame tra quest’ultima, il militarismo e i regimi totalitari, la conclusione a cui la Woolf giunge è che prevenire le guerre corrisponde al combattere contro il modello di società basato solamente sui valori maschili.


La scoperta e la lettura di Virginia Woolf non finisce ovviamente qua, ci ha lasciato tante altre opere da poter leggere e su cui riflettere, vista la loro attualità. 

Buona lettura!

Federico Borghese

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