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Il Salotto Letterario

Agatha Christie: la Regina del giallo

Nata a Torquay, Inghilterra, nel 1890, Agatha Christie è considerata una delle autrici più prolifiche e influenti di tutti i tempi. Dopo un’infanzia tranquilla, durante la Prima guerra mondiale, si ritrova a lavorare come infermiera e farmacista, occupazione che le ha fornito numerosi spunti per i suoi libri. Continuò a scrivere anche in tarda età, per poi morire a Wallingford, Inghilterra, nel 1976.

Ad incoronarla Regina del giallo ci pensano le sue opere: 66 romanzi e 14 raccolte di racconti. Tra i personaggi creati dalla sua penna ci sono Hercule Poirot, Miss Marple, Tommy e Tuppence, Parker Pyne, Adriane Oliver e tanti altri.

Il suo primo romanzo fu pubblicato nel 1920 con il titolo The Mysterious Affair at Styles, conosciuto in Italia come Poirot a Styles Court. L’opera consacra Hercule Poirot e, quello che poi diventerà il suo fedele assistente, Arthur Hastings, come investigatori infallibili. La vicenda si svolge nella quiete di Styles Court, sobborgo inglese immersa nel clima della Prima guerra mondiale. L’avvelenamento della ricca Emily Inglethorp sconvolge Hastings, che si sta riprendendo da una ferita subita al fronte. Il giovane ufficiale, per fare chiarezza sulla vicenda, si affida alle proverbiali «celluline grigie» di Hercule Poirot, ex detective ospite a Styles Court. Attraverso astute osservazioni e interrogatori serrati, l’investigatore, riesce a rivelare la rete di segreti e tensioni che avvolge la famiglia della defunta. Figliastri rancorosi, un medico ambiguo, una segretaria fedele e un misterioso rifugiato. Gli ingredienti perfetti per un giallo colmo di suspense e colpi di scena, in cui nulla è chiaro fino all’ultima pagina.

Tra gli altri romanzi che vedono Hercule Poirot come protagonista c’è L’assassinio di Roger Ackroyd, datato 1926. Nella quiete di King’s Abbot, l’omicidio di Roger Ackroyd turba la comunità. Il Dr. Sheppard, amico del defunto, chiama in aiuto Hercule Poirot, ritiratosi dalla professione di detective dopo la partenza dell’amico Arthur Hastings. Una prosa che sfida il lettore a trovare il colpevole, illudendolo, per poi sconvolgerlo con un finale scritto a regola d’arte. Un thriller psicologico che spezza qualunque certezza, degno figlio di una penna spietata.

Un altro grande filone tra i romanzi di Agatha Christie è quello che si concentra su Miss Marple, una docile vecchietta che si trova sempre coinvolta in intricati delitti, aiutando la polizia a venirne a capo. Miss Marple: Giochi di prestigio, pubblicato nel 1952 è uno dei più emblematici. Dietro la quiete di Stonygates, villa vittoriana che ospita un istituto per ragazzi problematici gestito da Carrie Louise Serrocold, si svolge un macchinoso omicidio. Miss Marple si trova invischiata in un «gioco di prestigio» dove le apparenze ingannano. Un puzzle di rancori e vendette si dispiega davanti ai suoi occhi. Niente è come sembra. Solo un attento investigatore può dipanare il mistero.

E poi ci sono i libri che strizzano l’occhio al genere thriller, senza nessun protagonista canonico, come Dieci piccoli indiani … e non ne rimase più nessuno. Uscito nel 1939, è una delle opere più iconiche della Christie. Dieci sconosciuti, un’isola sperduta, una filastrocca inquietante: l’algoritmo ideale per un incubo mortale. Uno dopo l’altro, i loro corpi senza vita decorano l’isola. Chi è l’assassino? Un gioco di sopravvivenza psicologico, dove ogni parola e ogni sguardo nascondono un inganno. Segreti inconfessabili e vecchi rancori emergono, facendo crescere esponenzialmente la tensione. L’inquietudine contagia persino il lettore, che può tirare un timido sospiro di sollievo solo alla conclusione dell’opera.

Insomma, ce n’è un po’ per tutti i gusti. Il consiglio generale per iniziare a leggere Agatha Christie è scegliere uno dei filoni, incarnati dagli investigatori, e seguire l’ordine cronologico dei romanzi. Ma niente vieta di andare a ritroso, di scegliere casualmente una delle opere o di seguire filoni tematici alternativi. Con una tale bibliografia c’è sicuramente spazio per sbizzarrirsi.

Rossi Sara

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